Cane di paglia (Straw Dogs)

di: Sam Peckinpah con Dustin Hoffman, Susan George, Peter Vaughan, Del Kenney, Ken Hutchison, , David Warner - USA 1971 – Durata 118’

 

David Summer (Dustin Hoffman), timido e riservato matematico americano, ha bisogno di pace e di serenità per portare a termine i propri studi e decide allora di trasferirsi in un villaggio inglese della Cornovaglia dove sua moglie Amy (Susan George) aveva trascorso in passato delle vacanze estive. Ma il tetto della casa che hanno preso in affitto deve essere riparato ed lui affida i lavori ad una squadra di operai composta da Charlie (Del Kenney) Tom (Peter Vaughan) e Norman (Ken Hutchison). David trascorre il tempo a studiare ed Amy, sempre più sola ed annoiata, inizia a stuzzicare gli operai, girando per casa con una minigonna vertiginosa e senza reggiseno. I tre operai iniziano a mostrarsi sempre più sfacciati ed arroganti e come macabro scherzo, lasciano che Amy trovi il proprio adorato gattino impiccato nell’armadio. David non sa come affrontarli ed Amy l’accusa di essere un uomo senza polso. Nella speranza di ammorbidirli, David accetta di andare caccia con loro ma nel frattempo Charlie e Norman piombano a casa sua e violentano Amy che non ne fa cenno al marito e conserva dentro di se il pesante segreto. C’è la festa del paese e mentre tutti cantano e ballano, Henry (David Warner) lo scemo del villaggio si apparta con una ragazzina. Scatta l’allarme e nel rientrare a casa David lo investe di striscio, lo carica in auto, lo porta a casa e gli presta le prime cure. Charlie, Tom e Scutt, spalleggiati da un vecchio cerbero, chiedono a David di consegnargli Henry. Lui si rifiuta ed, in una guerra all’ultimo sangue, da remissivo, pacifico e smarrito matematico si trasforma in una furia assassina.

Pellicola maschilista e misogina che suscitò una mare di polemiche perchè legittimava, in qualche modo, la violenza sessuale ai danni di Amy, descritta come  una donna colpevole di aver stuzzicato Charlie, con il quale aveva avuto anche un piccolo flirt in passato. Nel corso del film la stessa Amy, con un pizzico di civetteria, confessa compiaciuta a David: “Mi hanno spogliata con gli occhi”. Il film ha un andamento regolare e procede senza scatti ma esplode nel finale con la rabbiosa reazione di Charlie che da docile agnellino si trasforma in una belva assetata di sangue. Le ultime battute finali sono da mozzafiato ed il regista ci mostra la reazione furibonda del timido protagonista che reagisce, istintivamente, in maniera quasi etologica, all’idea che qualcuno stia attaccando la sua tana. Pechinpah fa un uso smodato del ralenty per enfatizzare le scene più violente, non lesina qualche sequenza dal sapore forte e si schiera apertamente dalla parte del protagonista. La pellicola fu pubblicizzata con questa frase di lancio: "I cani di paglia, come non sanno difendersi dalle avversità e non reagiscono alle offese, essi subiscono supinamente il loro destino. Talvolta però questi "cani di paglia" si ribellano e prendono fuoco.” Curiosità: nonostante fosse stato girato in Inghilterra il film, giudicato troppo violento, fu vietato e dopo essere uscito clandestinamente in cassetta fu emanata una legge apposita per vietare la circolazione dei VHS senza il visto della censura. Dal romanzo The Siege of Trenchers's farm di Gordon M. Williams, sceneggiato dal regista con David Zelag Woodman.

 

 

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