La caduta degli angeli ribelli di Marco
Tullio Giordana -1980
Sposata con Giovanni (Yves Beneyton), stimato
professore di filosofia e madre di una deliziosa bambina,
Cecilia (Clio Goldsmith) va in crisi quando
il padre (Vittorio Marchetti) le comunica di essere
gravemente malato. Sconvolta, si ferma con la propria auto in un’area di sosta
dove si concede a Vittorio (Vittorio Mezzogiorno),
uno sconosciuto che si era
avvicinato al lei per consolarla. Cecilia rimuove dapprima questa bollente
avventura ma quando Vittorio prende a ronzarle intorno, senza tentennamenti,
abbandona marito e figlia e, dimentica dei consigli della materna governante
(Alida Valli), lo segue a Napoli. Ma Vittorio, un ex terrorista, condannato a
morte dai suoi compagni per sfuggire al suo destino, fugge con lei a Palermo.
Abbandonate certezze e sicurezze Cecilia seguirà quell’oscuro e misterioso
avventuriero nelle sue peregrinazioni lungo lo Stivale ma, sul finale, avendo
compreso che il destino del suo amante è ormai segnato,
si riprenderà la propria vita . Il finale tragico è alle
porte.
Giordana, all’esordio dietro la macchina da presa, impagina un melodramma diseguale che intreccia “amor fou” ad i tormenti legati alle stagioni del terrorismo. Sin dalle prime battute il regista lascia esplodere l’insoddisfazione della ricca ed annoiata protagonista che, dopo l’inatteso incontro con il rude e deciso Vittorio, prova a respirare nuovamente la vita a pieni polmoni. La vicenda procede per improvvise accelerazioni, vira nel pittoresco quando fa tappa a Napoli e nel finale lascia l’amaro in bocca allo spettatore. Nel cast Francesca Archibugi e Francesco Paolantoni.