orderline Ossessione d’amore (Borderline)

di Evelyn Purcell con Gina Gershon, Michael Biehn, Patrick Flaney, Nick Boraine – USA – 2002 – Durata 87’

 

Lila Coletti (Gina Gershon) psichiatra della prigione di Stato è talmente immersa nel proprio lavoro che il marito Paul (Nick Boraine) ottiene dal giudice del tribunale l’affidamento di Sara e Rachel, le sue due piccole figliole. Lila è disperata ma la sera stessa della sentenza Paul è accoltellato mortalmente e Jenny, la sua nuova compagna, è assassinata dopo essere stata stuprata con una bottiglia. Per la polizia Lila è la sospettata numero uno ma lei si difende accusando del delitto Ed (Patrick Flaney) uno suo ex paziente psicopatico, follemente innamorato di lei e che ha ottenuto da poco la libertà. Ritchie (Michael Biehn) amante di Lila è uno degli ispettori che conduce l’indagine e cerca in tutti i modi di dimostrare la sua innocenza ma i giudici, credendola l’autrice degli efferati delitti, la rinchiudono nella stessa prigione dove lei svolgeva la sua attività professionale. Dopo una serie di colpi di scena il sanguinario assassino. Verrà smascherato.

Il film parte a razzo ma perde quota man mano che la narrazione procede. Troppo caricata la follia di Ed, un soggetto affetto da un disturbo di personalità che, dopo aver agito i reconditi desideri di Lila, è convinto di poter coronare il sogno d’amore con lei. La psichiatra sembra molto professionale ma, nel corso della vicenda si scopre che ha un passato da un’alcolista e che, nel corso delle sedute, aveva svelato ad Ed di aver ucciso, in giovane età, con un coltello da cucina il padre che abusava di lei. Purcell strizza l’occhio all’orrifico ed al soft-erotico ma una certa dose di banalità circola spudoratamente.

 

 

 

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