Blade runner di Ridley Scott -
Trama: Los Angeles 2019. Rick Decard (Harrison Ford) è un poliziotto, un “cacciatore d’androidi” e deve eliminare quattro “replicanti” (creature simili agli umani ma privi d’emozioni) della colonia Nexus 6 e capeggiati da Roy (Rutgher Hauer)…
Commento: La famosa frase
che Roy prima si morire declama: "Ho visto cose che voi umani non potete
neppure immaginare. Navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione. I raggi beta
balenare nel buio alle porte di Tanhauser..." fu scritta dallo stesso
interprete Rutger Hauer che voleva regalare a Roy, il replicante un’attimo di
“saggezza”. In origine il pezzo era più lungo (circa mezza pagina) ma poi fu
accorciato e lo stesso Hauer improvvisò la frase: "Tutti questi momenti
andranno perduti come lacrime nella pioggia". Nella prima stesura della
sceneggiatura il film s’intitolava "Android". Successivamente il titolo fu
modificato in "Mechanismo" e poi in "Dangerous days". Hampton Fancher ricorda
che saccheggiando nella sua libreria trovò un breve e poco conosciuto libro
dello scrittore della "beat generation" William Burroughs, intitolato "Blade
runner". Così fu contattato Burroghs che diede il suo parere favorevole. Il
regista Ridley Scott detestava il termine “androide” ed il termine “replicante”
fu “coniato” dalla figlia di David People che stava lavorando alla
sceneggiatura. Lo stesso Scott fu preferito dalla produzione ad Adrian Lyne e
Michael Apted. La scelta dell'attore protagonista cadde inizialmente su Robert
Mitchum grazie alle sue magistrali interpretazioni dell'investigatore privato
Philip Marlowe. Successivamente l'idea fu scartata perché Deckard, il
personaggio principale del film doveva apparire "più mite, burocrate, un tipo
qualunque, insomma. Successivamente si pensò a Dustin Hoffman che fu coinvolto
per due mesi nel progetto. Hoffman era innamorato della criogenetica e cominciò
a parlare spesso di come persone con malattie mortali potessero essere ibernate
prima di morire e scongelate poi quando le conoscenze scientifiche lo avessero
permesso con successo. Poi, all'improvviso Dustin Hoffman abbandonò la
produzione. La scelta per l'attore protagonista cadde, infine, su Harrison Ford.
Come protagonista femminile fu scelta Sean Young una Rachel simile a Vivien
Leigh in "Via col vento". L'anteprima fu a Denver, il 5 marzo 1982 al
Continental Theater e quella di Dallas fu programmata la sera successiva al
Northpark Cinema. Fu distribuito un modulo per un sondaggio d'opinione. Il film
fu criticato perché era difficile da seguire e da comprendere; nel film si
vedeva troppa violenza, era lento e il pubblico aveva avuto problemi con la
pesantezza del film e con la mancanza di calore e dei sentimenti dei personaggi.
Sui 635 spettatori di Denver il grado d’apprezzamento medio era il seguente; 21%
degli spettatori definiva il film eccellente, e un altro 22% lo trovava molto
buono. Per i 749 spettatori di Dallas, il 21% degli spettatori definiva il film
eccellente e il 21% molto buono. Eppure la comunicazione interna della Warner
terminava con l'affermazione che queste cifre non erano abbastanza solide da
garantire il successo del film. Queste notizie erano davvero allarmanti per i
produttori che avevano investito 28 milioni di dollari. La produzione corse ai
ripari introducendo la voce fuori campo (i voiceover) come eco della narrazione
tipica dei film noir e mistery thriller degli Anni Quaranta. Per il finale a
lieto fine, Scott chiese a Stanley Kubrick di poter utilizzare le sequenze
paesaggistiche girate per "Shining" che erano state filmate da un elicottero.
L'unica richiesta di Kubrick fu quella che Scott non dovesse utilizzasse nessuna
sequenza apparsa nel film del
dalla Rivista "Eidos- Cinema, Psiche ed arti
visive" Numero 0