Birth- Io sono Sean di Jonathan Glazer- 2004
Spesso, mentre sei immerso nel buio dei
una sala cinematografica, le immagini di un vecchio film ti ritornano alla mente
e ti distolgono dalla visione della pellicola che stai gustando.
Scherzetti del tuo inconscio o delle
“sporche” e sottese citazioni cinematografiche che il regista introduce nel suo
film?
Il protagonista di “Birth. Io sono
Sean”, film diretto da Jonathan Glazer è Sean (Cameron Bright) è un
bambino paffutello dalle emozioni coartate, con un volto amimico, lo sguardo
fisso nel vuoto ed una voce anodina, uguale e sputato agli inquietanti alieni
protagonisti del film “Il villaggio dei dannati” di Wolf Rilla.
Un giorno il piccolo Sean si presenta a
casa di Anna (Nicole Kidman) e le comunica non solo di essere la reincarnazione
del suo defunto marito, morto dieci anni prima, ma l’esorta a non sposare Joseph
(Danny Huston) il suo futuro sposo. Dopo l’iniziale sconcerto, rifiuto ed
incredulità, Anna inizia a legarsi sempre più al giovane Sean. Ma quale mistero
si nasconde dietro il volto angelico di questo silenzioso ragazzo?
Il tema della reincarnazione al cinema è
stato declinato un’infinità di volte (su tutti “Audrey Rose” di Robert Wise del
1977 e “Possesion” di Waris Hussein del 1972) ma quello che interessa a
Glazer non è addentrarsi nelle pellicole di genere, né dissertare intorno ai
misteri del paranormale.
Il regista, famoso per i suoi videoclip
e giunto alla sua seconda pellicola (dopo l’incerto “Sexy Beast”) dichiara la
sua predilezione per i primi piani dei protagonisti e si sofferma lungamente sui
volti della Kidman e di Bright, quasi volendo confezionare una pellicola d’altri
tempi (cinema muto e delle origini). Da antologia la scena della durata di
qualche minuto sul volto della Kidman mentre è “tranquillamente” seduta in
poltrona a teatro. Il film ti intriga e ti tiene sospeso (quasi) per tutta la
durata del film ma è nel complesso lento, privo di slanci visivi e poco
coinvolgente.
Recensione pubblicata su L'Articolo- Redazione napoletana del
"L'Unità" - 22-12-2004