Bello di mamma
di Rino Di Silvestro con Philip Leroy,
Carmen Scarpetta, Jenny Tamburi, Carole Andrè –
It
Mimì, Duca di Trinacria (Tuccio
Musumeci) figlio del duca Williams (Philip Leroy) un impenitente dongiovanni che
ha dilapidato il patrimonio per le sottane ed il vizio del gioco, non è
fidanzato e conduce una vita ritirata.
Commedia senza troppe pretese che aspira ad essere divertente e demenziale ma che è imbarazzante per la povertà dei dialoghi e la mediocrità dell’intreccio narrativo. La psicoanalista compare nell’inverosimile finale e fugacemente nelle scene iniziali quando, nel corso di una seduta, dopo aver fatto distendere Minì sul lettino pronuncia un paio di frasi oscure che sembrano ripetute meccanicamente e prese a prestito da un manuale di psicologia. Al padre Avola che va a trovarla, illustra le modalità di lavoro: “E’ un centro di studi psicoelettronici e cerchiamo di scavare nel tunnel dell’inconscio per liberare i nostri pazienti dai pesanti fardelli che gravano sulla loro psiche.“. La psicanalista scompare per riaffacciarsi magicamente, nel finale quando decide di prendere l’iniziativa e di aiutare Mimì a lasciarsi alle spalle le sue paure.