Auto Focus
di Paul Schrader con Greg Kinnear, Willem Dafoe, Maria Bello, Rita Wilson - USA
– 2002 – Durata
Bob Crane (Greg Kinnear) marito e padre
esemplare, presentatore radiofonico osannato dal pubblico, grazie alla
straordinaria carica di simpatia, è chiamato a vestire i panni del protagonista
di una fortunata serie televisiva. Immerso nel lavoro trascura, giorno dopo
giorno, i suoi tre bambini e la moglie Anne (Rita Wilson) una donna dolce e
comprensibile con la quale è sposato da sedici anni. John Carpenter (Willem
Dafoe) un cineoperatore ambiguo e smaliziato intuisce che Bob piace alle donne,
gli organizza dei festini e con la scusa di riprendere le sue prestazioni
erotiche, rimorchia anche lui qualche pupa da sballo. Bob conserva in casa le
foto che lo ritraggono in atteggiamenti scabrosi e compromettenti e quando la
moglie le scopre, chiede il divorzio. Bob si rifugia ben presto tra le braccia
di Patti (Maria Bello) un’attrice che recita con lui nella serie televisiva, la
sposa e diventa il papà di uno splendido bambino. Ma la sua ossessione
erotomanica non si arresta, le sue notte brave con Carpenter finiscono sulla
bocca di tutti e la sua carriera va a picco. Dopo aver toccato il fondo, Bob
decide di dare un taglio alla vita di follie e di bagordi ed allora John lo
ammazza in una stanza di un motel dell'Arizona.
Il regista, indimenticato sceneggiatore
di Taxi driver, mette sullo schermo
la storia vera di Bob Crane, attore molto in voga tra 1965 ed il 1971 e
protagonista della serie televisiva Gli
eroi di Hogan. La pellicola è a
doppia velocità e prima dell’ingresso in campo di
Carpenter sembra assistere ad una classica commedia americana leggera e
vaporosa. Già dalle prime sequenze il regista accenna di sfuggita alle riviste
pornografiche che Bob conserva in casa e lascia intendere che l’incontro
occasionale con Carpenter ha solo amplificato le sue malsane fantasie
voyeuristiche ed esibizionistiche. Schrader non regala a Bob un minimo di
ripiegamento su se stesso e lo descrive come un erotomane ingenuo, infantile ed
un po’ superficiale che, in maniera compulsiva, è costretto a rivedere in video
le proprie prestazioni sessuali. Nonostante la trama possa apparire scabrosa, il
film è assolutamente casto e le orge di Bob e di Carpenter sono quasi tutte
fuori campo e venate da una sottile e divertente vena comica.
Stralcio da “Vero come una finzione” Springer Editore – 2010 di Matteo Balestrieri, Stefano Caracciolo, Riccardo Dalle Luche, Paolo Iazzetta, Ignazio Senatore