Assolo di Massimo Piccolo
Cinema e jazz, un connubio che ha sempre fatto centro sul grande schermo. Come
non ricordare Il cantante di jazz, il
primo film sonoro della storia del cinema? E che dire degli impareggiabili
Bird,
di Clint Eastwood,
Round midnight di Bertrand Tavernier,
Accordi e disaccordi di Woody Allen,
Bix
di Pupi Avati e di Mo’ better blues di
Spike Lee? Ed è proprio alla
pellicola del ribelle regista afro-americano che sembra essersi maggiormente
ispirato
Massimo Piccolo,
regista nato a Pomigliano d’Arco, con un discreto curriculum teatrale alle
spalle, all’esordio dietro la macchina da presa con il suo personalissimo
Assolo, di cui è anche sceneggiatore.
Protagonista della pellicola è Danny Sweet Caputo, giovane sassofonista che sta
per esibirsi nel famosissimo Bluestone di New York. Vive per la musica ed il
jazz è tutto per lui. Non a caso, nel corso della narrazione, spavaldamente,
affermerà:
“Esiste qualcosa di più vero di
Cole Porter, Chet Baker, Stan Getz e Charlie Parker?” Prima della sua
performance, una domanda gettata lì per caso, da un suo amico: “Ma
la tua donna è in sala?”, farà scattare, in lui, ricordi rimossi, eventi,
gesti e frasi seppellite nei meandri della sua memoria. In questo continuo
oscillare tra presente e passato,
Danny Sweet Caputo si perde, si
smarrisce, si ritroverà a fare i conti con il proprio passato e sarà costretto
ad incollare frammenti della propria esistenza. Ritroverà, (forse) nel finale,
se stesso. Un film indipendente, ambizioso, prodotto dalla Moon Over, girato a
basso costo a New York ed interpretato da giovani attori; Antonio
De Matteo, (già comparso in Buongiorno
notte e Bella Addormentata di
Marco Bellocchio), Adriana Cardinale, Gaia D’Angelo, Zaira De Felice, Maddalena
Stornaliuolo, Michele Busiello, Alessandra Esposito e Gianfranco Cercola. A
rimarcare la spiccata matrice napoletana del film la presenza di Valentina
Caniglia, come direttore della fotografia, di Francesca Palumbo come costumista
e di Claudio Passilongo, come autore della colonna sonora.
Assolo sarà in sala in 5 giugno. Ma
l’infaticabile Massimo Piccolo è già al lavoro. Coadiuvato da Peppe Lanzetta, in
sede di sceneggiatura, sta già lavorando a “E
questo è quanto” il suo prossimo film, ispirato al successo teatrale “Sante,
madonne e male femmine”, scritto con Agnese Palumbo ed autrice del volume
”101 donne che hanno fatto grande Napoli.”
Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno - 31 -5 - 2014