Antonio Capuano
Mi
sono divertito e mi ha interessato leggerlo (Curare con il cinema ndr)... E' un
libro delizioso, interessante, soprattutto per noi che siamo dei
"viziosi" del cinema. E poi in effetti mi sono anche un po'
"offeso" perché non c'é nessuno mio film citato nel libro... Ma
forse perché non ho fatto un film sui pazzi, ma forse perché io sono il
deviante della storia del cinema italiano...E mi sono chiesto come mai...La
prima cosa che fa un autore quando sfoglia un libro sul cinema è "Fammi vedere se
é citato un film mio..."
Poi ho anche pensato che avendo tu mostrato un tipo di cinema molto borghese...
che la
borghesia si ammala di un certo tipo di malattia... i miei proletari non
sono da esempio per questo tipo di discorso che volevi fare... Mi
conosci...Io cerco sempre di ribaltare le cose...Ma "curare con il cinema" che
significa? Questa cosa me la devi spiegare meglio. Se rimaniamo nella metafora
il discorso può diventare lungo e divertente...Ci si può anche
"ammalare" con il cinema...Mi chiedo se tu vuoi
rimandare a questo....Ti faccio un esempio. A proposito della depressione, c'é
questa cosa. Uno dice "Sto un po' depresso. Che film mi devo andare a
vedere? Adesso mi vado a vedere un film
comico..." Ma c'è qualcuno che poi mi telefona e mi dice: "Ma come Antonio..."Luna rossa"?...
Però, dai, io già stavo
depresso...". La scelta di un film significa un racconto che in
qualche maniera ti acchiappa pure, insomma... La tua relazione con la storia che
stai sentendo al cinema è una relazione importante; due ore di comunicazione
che ti fanno bene o ti fanno male, secondo quello che hai mangiato, se ti sei
"appiccicato" a casa, secondo il tuo umore, perché anche quello è
importante... E il film e la storia si modificano secondo l'umore dello
spettatore, l'anello più importante. Spettatore, altro che autore e
scrittore... Ma lo spettatore é veramente l'anello fondamentale del
cinema...Però tu che ne sai lui cosa ha mangiato o se si é litigato a casa? E
il film viene cambiato rispetto all'umore dello spettatore ed é una cosa anche
tragica, se uno ci pensa... Io
spererei che il cinema facesse parte della vita. Il cinema é come fare un altro
atto della tua vita, per cui è una cosa che ti influenza o non ti influenza.
Può essere pure che io ammazzi lui perché ho visto un film....Se il film ti
appartiene... Può anche darsi.... Ma può anche essere... Perché no?... Non bisogna staccarlo dalla vita. Quando
tu vai a cinema non sei attaccato alla tua intelligenza, io spero... Quindi se
la tua intelligenza è attiva, in quel momento il film può anche modificare...
Anzi, secondo me, i film belli... è quando il film va minimamente
modificato...Se no che ci vi a fare al cinema?
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