Anatomy

di Stefan Ruzowitzky con Franka Potente, Anna Loos, Sebastian Blomberg, Benno Furmann, Rudiger Vogler - Germania – 2000 – Durata 103’

 

Paula (Franka Potente) matricola di medicina dell'Università di Heidelberg non vede l’ora di cimentarsi nello studio dell’anatomia  e del corpo umano. La sua amica Gretchen (Anna Loos),  più disinibita e meno studiosa di lei, preferisce invece fare il filo ad Hein (Benno Furmann) un belloccio muscoloso, instabile e geloso. Mentre è impegnata in sala settoria Paula s’imbatte nel cadavere di David, un ragazzo affetto da una rara forma di miocadiopatia a cui lei aveva prestato soccorso qualche giorno prima, e nota che il suo corpo presenta delle strane ecchimosi ed escoriazioni. Dopo aver prelevato un campione di un tessuto lo fa analizzare e scopre che contiene delle tracce di Promidal, un composto che se iniettato solidifica il sangue, fino a pietrificarlo. Paula raccoglie altri indizi e scopre l’esistenza di un’associazione denominata “gli Anti-ippocratici”, una loggia massonica consacrata alla ricerca, fondata nel XVI secolo e messa al bando da tempo che sceglie come cavie degli studenti per degli esperimenti estremi. Gretchen è uccisa da Hein che risulta essere uno dei componenti della setta, ma è smascherato da Paula. Inevitabile la resa dei conti finale.

Invece di impaginare un horror vivace, scattante e con i fiocchi, Ruzowitzky dirige una pellicola esangue, asfittica e povera di emozioni. La partenza è intrigante e Paula e Gretchen sono nella sala anatomica con i neon che fanno scintille e con un cadavere con la testa mozzata che agita all’improvviso le gambe e le braccia; dopo qualche brivido, Paula intuisce che un paio di studenti buontemponi, con qualche piccolo trucchetto, amano spaventare le giovani matricole iscritte al corso di anatomia. Il regista mostra un paio di cadaveri sezionati ma non scivola mai nello splatter, lascia sullo sfondo la sbiadita love story tra Paula e Caspar (Sebastian Blomberg) un giovane studente di medicina ed agita i fantasmi del passato, ricordando che nell'Università di Heidelberg i nazisti appartenenti alla loggia degli anti-ippocratici facevano degli agghiaccianti sperimenti sui viventi. I dialoghi sono fiacchi ma va segnalata questa frase che il padre (Rudiger Vogler) di Paula regala alla figlia: “Noi possiamo sezionare e studiare un corpo fino all’ultima molecola ma dell’anima non riusciamo a comprendere nemmeno i tratti fondamentali.” Mozzafiato la scena che mostra Gretchen ridotta da Hein ad un manichino per gli studi anatomici degli studenti. Sequel diretto dallo stesso regista nel 2003 con il titolo Anatomy 2.

 

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