Amityville possession (Amityville II: the Possession)

di Damiano Damiani con  James Olson, Rutanya Alda, Jack Magner, Burt Young - USA – 1982 – Durata 104’ – V.M 14

 

Anthony Montelli (Burt Young) si stabilisce ad Amytiville con sua moglie Deloris (Rutanya Alda) ed i suoi figli Sonny (Jack Magner), Patricia (Diane Franklin) Jan (Erica Katz) e Mark (Brent Katz).

Ben presto la loro casa diventa teatro di strani fenomeni e Deloris inizia a credere che sia infestata dal demonio e chiede a padre Adamskj (James Olson) di benedirla ma dal suo aspersorio invece dell’acqua santa esce del sangue, uno specchio si stacca all’improvviso dalla parete, un letto prende a girare vorticosamente su se stesso e dal lavandino sgorga del sangue. Anthony, intanto, diventa sempre più irrequieto e violento e Sonny, ormai impossessato dal demonio, abusa prima di sua sorella Patricia e successivamente stermina l’intera famiglia. Ricoverato in un reparto di psichiatria e ritenuto pazzo è sottoposto ad ESKterapia ma le sue condizioni cliniche sono sempre più gravi. Convinto che nessuna medicina possa salvarlo, per estirpare il Male annidato dentro di lui, padre Adamskj gli pratica un esorcismo e lo libera dall’influsso del Demonio.

Horror di discreta fattura e diretta da un regista che con mestiere da fondo a tutti i clichè del genere. La follia di Patrick dapprima silente esplode sequenza dopo sequenza e solo sul finale si scopre cosa aveva causato quella cascata di orrori; la casa era maledetta perchè costruita su un terreno che, anticamente, era un cimitero. Il regista lascia fuori campo la scena dell’incesto e lascia che la violenza distruttiva di Anthony esploda, inarrestabile, fino alla fine della vicenda. La scena di padre Adamskj che lo libera dal demonio è fin troppo caricata e rischia di generare solo ilarità nello spettatore.

Sequel di Amytiville Horror diretto dal 1979 da Stuart Rosenberg., rifatto nel 2005 da Andrew Douglas. Nel  1983 Richard Fleischer ha diretto Amytiville III a  cui sono susseguiti numerosi sequel.

 

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