Amori & disastri (Flirting with disaster)

di David O. Russell con Ben Stiller, Patricia Arquette, Téa Leoni, George Segal, Mary Tyler Moore, Josh Brolin, Richard Jenkins - USA – 1996 – Durata 92’

 

Mel (Ben Stiller) è sposato con Nancy (Patricia Arquette) ed è papà di uno splendido pupo. Ma è inquieto ed a suo padre (George Segal) e a sua madre (Mary Tyler Moore) adottivi comunica che con moglie, figlio e Tina (Tea Leoni) la psicologa dell’Ufficio Adozioni ha decido di mettersi in viaggio per conoscere i suoi genitori biologici. Ma le notizie raccolte dalla dottoressa sono inesatte e lei gli presenta come madre una donna mezza matta, in odore new age e, successivamente, come padre, un camionista completamente sciroccato. Dopo varie peripezie, Mel incontra i suoi veri genitori e scopre che sono due ex hippy anarchici, eccentrici che producono, assumono e  vendono LSD.

Commedia che mette alla berlina la ricerca maniacale del protagonista, ossessionato dall’idea di dover ricercare, a tutti i costi, le proprie radici. “Non conosco le mia vera identità, non so niente delle mie origini” urla ai suoi genitori adottivi all’inizio del film. Gli fa da eco la dottoressa Tina che aggiunge: “Sono convinto che avete fatto del vostro meglio ma i danni psichici non si riparano. Se siamo stati adottati non possiamo fare a meno di sentire che ci manca una parte di noi, qualcosa e se sapremmo di più delle nostre radici riusciremo finalmente ad essere completi. Ci darà quel senso di appartenenza e di continuità che cercavamo.” Il regista spiazza tutti ed, invece, di regalare le riflessioni melanconiche ed intimiste del protagonista si limita a mandarlo in giro per l’America con  i suoi sgangherati compagni di viaggio. Russell prova a rimpolpare la vicenda con dei continui colpi di scena e nel corso del loro peregrinare Nancy incontra  Tony (Josh Brolin) suo ex compagno di scuola divenuto poliziotto che si aggrega alla comitiva con il suo collega gay e suo amante Paul (Richard Jenkins). Le trovate non mancano, qualche battuta spunta qua e là e si finisce per fare il tifo per gli stralunati genitori (adottivi e non) del protagonista. Premio del pubblico al Sundance Festival.

 

 

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