Un amore all'improvviso (The
Time Traveler's Wife)
di
Robert Schwentke con
Rachel McAdams,
Eric Bana – USA – 2009 - Durata
Henry (Eric
Bana) è affetto da “crono-alterazione”, un’anomalia genetica che lo
fa viaggiare nel tempo e lo costringe a volatilizzarsi nel nulla, a riapparire,
quasi sempre nei medesimi luoghi, nudo come un verme. Ciononostante Henry
conduce una vita relativamente tranquilla al fianco di Clare (Rachel
McAdams), innamorata di lui da quando era bambina. I due si sposano,
hanno due figlie ma l’amaro destino è dietro l’angolo.
Il regista tedesco resta in bilico tra
l’idea di impaginare un film romantico (sull’amore indistruttibile che lega nel
tempo i due protagonisti) o di fantascienza (su un uomo che viene,
all’improvviso, dislocato nel tempo) ma questa sua indecisione finisce per
penalizzare la pellicola.
Henry scompare all’improvviso mentre è
sotto la doccia, prima di giungere all’altare e durante la notte di nozze ma,
stranamente, non mostra mai un minimo di scoramento o di frustrazione per quanto
gli accade e l’unica riflessione che regala allo spettatore è un laconico:
“Sono un disperso in attesa di
scomparire”. Le sparizioni-apparizioni di Henry dapprima intrigano,
inquietano e trasmettono allo spettatore un pizzico di velata malinconia ma poi
diventano prevedibili e ripetitive e non aggiungono suspense ed appeal alla
vicenda. Come al solito il titolo italiano, insipido e fuorviante, non fa
giustizia di quello originale “La moglie
dell'uomo che viaggiava nel tempo”. Tratto dall’omonimo romanzo di Audrey
Niffenegger. Prodotto da Brad Pitt.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 165 Settembre - Ottobre 2010