American Psycho

di Mary Harron con Christian Bale, Willem Dafoe, Reese Witherspoon, Justine Theroux, Samantha Mathis, Jared Leto, Chloë Sevigny – USA – 2000 – Durata 102’ – V.M 14

 

Patrick Bateman (Christian Bale) ventisettenne broker di Wall Street e vicepresidente della P&P è il classico yuppie rampante. Salutista convinto, spende centinaia di dollari per massaggi e prodotti di bellezza, veste solo con abiti firmati e frequenta esclusivamente locali e ristoranti alla moda. Evelyn (Reese Witherspoon) è la sua fidanzata di facciata ma, allergico ai legami duraturi la tradisce con Courtney (Samantha Mathis) e non disdegna di collezionare altre avventure erotiche. Ossessionato dall’idea che un altro possa apparire più brillante, più elegante ed affascinante di lui, scarica le proprie frustrazioni, di notte, seminando morte. Dopo aver ucciso un barbone, elimina Paul Allen (Jared Leto) un paio di prostitute, dei colleghi troppo in vista ed, infine, una vecchietta indifesa. Ma Donald Kimball (Willem Dafoe) un investigatore privato è sulle sue tracce. E se tutti questi delitti fossero solo il frutto delle malsane fantasie del protagonista?

Il regista dirige una pellicola un po’ ruffiana che attraversa diversi generi (thriller, commedia, horror, soft-erotico) e lascia (sapientemente) fuori campo le scene degli omicidi. Inizialmente Patrick sembra essere solo uno yuppie po’ stressato per i troppi impegni di lavoro ed insoddisfatto sentimentalmente ma, dopo poche battute, svela i fantasmi che si agitano nella sua mente; “Ho tutte le caratteristiche di un essere umano; carne, sangue, capelli ma non un solo chiaro identificabile sentimento, a parte l’avidità ed il disgusto. Qualcosa di orribile sta succedendo dentro di me e non so il perché. La mia libidine per il sangue ha invaso le ore del giorno. Mi sento letale, sull’orlo del delirio. La mia maschera di normalità sta per scivolarmi di dosso.” Da quel momento in poi inizia per lui la lenta ed inarrestabile discesa negli inferi che lo porterà ad inseguire con la sega elettrica le sue prossime vittime per il corridoio di casa ed a conservare i loro cadaveri nell’armadio. Alcune gag sequenze divertenti e sul finale il regista regala al protagonista un bagliore di umanità quando risparmia Jean (Chloe Sevigny) la sua dolce e premurosa segretaria. Ottima la colonna sonora dei Genesis, di Phil Collins, Whitney Houston ed Huey Lewis and the New. Tratto dall’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis, (1991). Sequel nel 2002 con il titolo American Psycho II All american girl diretto da Morgan J Freeman.

 

Stralcio da “Vero come una finzione” Springer Editore – 2010 di Matteo Balestrieri, Stefano Caracciolo, Riccardo Dalle Luche, Paolo Iazzetta, Ignazio Senatore

 

 

Torna alla Homepage »