Adam

di Max Mayer con Hugh Dancy, Rose Byrne, Peter Gallagher - USA – 2009 – Durata 99’

 

Adam (Hugh Dancy) ingegnere elettronico trentenne, affetto dalla Sindrome di Asperger, dopo la morte del padre, si ritrova a vivere da solo. Il destino gli farà incontrare Beth (Rose Byrne), una dolcissima scrittrice di libri per bambini, vicina di casa, reduce da una cocente delusione amorosa che, superate le prime incertezze e difficoltà, se ne innamora. Ma il lieto fine non è dietro l’angolo.

In un cinema  soffocato ormai da tempo da storie sempre più perverse, sordide e malsane, il film d’esordio del regista americano ci sorprende per la sua assoluta freschezza e candore. Mayers non impagina una stupida e banale commedia sentimentale ma pone al centro della narrazione il disagio di un eterno adolescente, timido, impacciato, incapace di intessere delle significative relazioni affettive e di intercettare le emozioni di chi gli sta accanto. Appassionato di astrofisica, legatissimo al planetario che ha in camera, grazie alla sua disarmante ingenuità, farà breccia nel cuore di Beth, spirito da crocerossina, sensibile ed altruista che, nel finale, dopo aver scoperto che l’adorato padre (Peter Gallagher) era solo un corrotto arrivista, comprende che Adam, rinchiuso nel proprio guscio autistico, non potrà mai riempirle il cuore. Colonna sonora in stile Simon & Garfunkel. Vincitore del Sundance Film Festival 2009.

 

Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 165 Settembre - Ottobre 2010

 

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