A faccia nuda (The naked
face)
di Bryan Forbes con Roger
Moore, Rod Steiger, Elliot Gould, Anne Archer, Joey D.Lauck –
Boyd (Joey D.Lauck) un paziente bisessuale, sposato e padre di due figli, in cura dal dottor Judd Stevens (Roger Moore) è roso dai sensi di colpa per le avventure erotiche che si concede ormai sempre più frequentemente. Piove a dirotto ed al termine della seduta lo psicoanalista gli presta un impermeabile ma non appena Boyd esce dallo studio è accoltellato, mortalmente. Incaricato delle indagini è il tenente Mc Greavy (Rod Steiger) un poliziotto che ha con il dottore un vecchio conto in sospeso; alcuni anni prima Stevens, consulente del carcere, con la sua perizia aveva salvato dalla sedia elettrica un delinquente che aveva ammazzato un poliziotto. La segretaria di Stevens è assassinata e Mc Greavy, coadiuvato da Angeli (Elliot Gould) è sempre più convinto che l’autore dei delitti sia il dottore. Ma Syevens ha intuito che Boyd era stato ucciso per errore e che è lui il vero bersaglio del folle assassino. Contatta allora Morgens (Art Carney) uno strambo investigatore privato che è trovato dopo poco impiccato. Sul finale si scopre che Anne Blake (Anne Archer) una paziente in cura dal dottore è la moglie di un potente boss della mafia che aveva pensato di eliminare Stevens, preoccupato per le rivelazioni che la donna avrebbe potuto confidargli in seduta.
Giallo un po’ freddo ma ben confezionato che tiene fede a tutti gli stilemi del genere; un paio di omicidi sospetti, qualche improvviso colpo di scena e l’ingarbugliato svelamento finale. Il regista contrappone all’algido ed elegante psicoanalista, il rude e pratico Mc Greavy che non appena si presenta nel suo studio, con aria sprezzante si rivolge ad Angeli e gli dice: “Certo costerà più di cinquanta dollari oltrepassare quella porta. E’ pieno di appuntamenti. Questo perché il Ministro della Sanità non ha decretato che gli psicoanalisti sono da eliminare” Come spesso succede agli psicoanalisti che compaiono sullo schermo, Stevens ha un doloroso passato alle spalle (sua moglie e sua figlia sono morte) non ha amici e deve tenere a bada la solita paziente assetata di sesso che vuole andare a letto con lui. Le sedute restano sullo sfondo e Stevens più che scrutare le anime dei suoi pazienti veste i panni del detective e dell’uomo d’azione. Tratto dal romanzo The naked face di Sidney Sheldon.