7 Hyden Park – La casa maledetta
di Alberto De Martino con
Christina Nagy, David Warbeck, Carroll Blumenberg, Rossano Brazzi - Italia
– 1985 – Durata
Joanna (Christina Nagy) ad
undici anni mentre stava giocando per strada con la sua bambola è violentata da
un finto prete. La piccola prova a sfuggirgli, precipita per le scale ma in
seguito alla caduta resta paralizzata ed inchiodata per sempre su una sedia a
rotelle. Con il passare degli anni Joanna diviene ricca e trascorre le sue
giornate con Ruth (Carroll Blumenberg) la sua fida accompagnatrice. Mai doma
Joanna frequenta un centro sportivo per giovani disabili e grazie agli
insegnamenti di Graig (David Warbeck) diventa una bravissima schermitrice. Ben
presto i due convolano a nozze ma Graig è l’amante Ruth e punta solo al suo
patrimonio. Quando il dottor Sernick (Rossano Brazzi) l’informa che se fa
l’amore con Joanna potrebbe riattivare in lei il trauma subito in passato e
provocarle un fatale attacco cardiaco, Graig decide di sfruttare questa
possibilità. Ma le coronarie di sua moglie non sono poi così deboli e Joanna lo
smaschera. Un finale convulso e sanguinolento chiude i giochi.
In questa pellicola di scarsa fattura De Martino (accreditato con lo pseudonimo Martin Herbert) indugia troppo sulle gole squartate, sui rasoi e sulle lame che trafiggono i corpi imbrattati di sangue. Il film è troppo incline all’horror di maniera ma sono suggestive le scene, al rallenti, che mostrano Joanna che rivede, in flashback, la scena della violenza subita; un uomo l’assale e la bambola con la quale lei stava giocando precipita per le scale con la testa mozzata ed il corpicino insanguinato. Il regista non regala alla protagonista nessuna riflessione per la violenza subita in giovane età ma, per tutto il film, la mostra felice e sorridente come se lei avesse rimosso del tutto dalla propria mente quel terribile trauma.