Rewind

 

di Sergio Gobbi con Raul Bova, Maruschka Detmerts, Luca Zingaretti, Niels Arestrup, Marc Samuel - Francia – 1992- Durata 92’

 

Paul Mansart (Raoul Bova) è recluso in un carcere speciale di massima sicurezza. I servizi segreti scoprono dei collegamenti esistenti tra l’azione terroristica che ha compiuto otto anni prima ed alcuni attentati organizzati ultimamente in Europa. Paul non vuole collaborare ed allora Joseph Valko (Luca Zingaretti) il magistrato che conduce le indagini contatta Fabrice Rivail (Niels Arestrup) uno psicologo che insieme alla sua equipe, composta dalla dottoressa  Marianne Legrand (Maruschka Detmerts) e da Claude (Marc Samuel)  un mago del computer, lavora da anni nel campo della realtà virtuale ed è in grado, grazie a delle  speciali attrezzature, di far rivivere ad un soggetto frammenti del passato. Dopo mille rifiuti Paul decide di collaborare solo perché Valko gli svela che Alice (Cecile Pallas) la sua amata e complice nell’attentato, era stata uccisa, da un uomo che li aveva traditi e che muove oggi i fili del terrorismo. Grazie all’aiuto di Marianne, Paul rivede la scena che precedeva la morte di Alice e da un volto al pericoloso terrorista.

Fanta-thriller di basso spessore che ha però il pregio di sconfinare nel campo futuristico della realtà virtuale. Il regista dissipa un’idea che poteva risultare vincente e cerca di movimentare la trama con dei misteriosi attacchi informatici che tendono a sabotare i programma del dottor Rivail, con una tenera storia tra Marianne ed il figlio e con le sequenze che riportano Paul indietro nel tempo e gli fanno rivivere i momenti più belli del suo  rapporto con Alice. Gobbi sceglie di immergere il film in una fredda luce azzurra e per distinguere il Paul del passato da quello del presente regala al primo una folta capigliatura, al secondo un cranio completamente  rasato.