Intervista a Michele Placido
“Sono un ex ragazzo terribile, nato in un paesino in provincia di Foggia, ai
confini con
Vulcanico ed esplosivo così si è presentato
Michele Placido ai giovani studenti assiepati nel Teatro del Campus
dell’Università di Fisciano, accorsi per “Filmidea”, rassegna cinematografica
nata da un’idea dei professori Pasquale Iaccio, Vincenzo Esposito e Pietro
Cavallo. Dopo aver accennato ad i suoi primi passi in teatro con Sthlerer e
Ronconi, al successo televisivo de “
“In quel quartiere c’era gente che non era mai andata a teatro. In due anni hanno recitato lì, tra gli altri Silvio Orlando, Paola Cortellesi e quest’anno è in tabellone anche l’Amleto di Shakespeare.”
In attesa di interpretare Aldo Moro in una fiction televisiva prodotta da Canale 5, l’instancabile Placido sta già lavorando ad un nuovo progetto cinematografico.
“Come “Romanzo criminale” sarà un film politico. Anche se completamente diverso da The Dreamers di Bernardo Bertolucci è uno sguardo sul 68. Il titolo provvisorio è “Cari compagni” ed è uno spaccato di quella generazione, ribelle e sfrontata che, sull’onda di Che Guevara e della guerra del Vietnam, voleva cambiare il mondo, scoprì le droghe e l’amore libero ma che partorì anche quelle frange di terroristi che lanciavano bombe.”
In primavera uscirà “L’uomo giusto”, film che vede Placido in veste di produttore, diretto da Tony Trupia ed interpretato dal napoletanissimo Tommaso Bianco. La pellicola ambientato a Roma ha come sfondo la solitudine e lo smarrimento delle periferie.
Corriere del Mezzogiorno - Redazione napoletana de Il Corriere della Sera 13 gennaio 2007