Oltre ogni limite (Extremities)

di Robert M. Young con Farrah Fawcett, James Russo, Diana Scarwid, Alfre Woodard - USA – 1986 – Durata 89’

 

Marjorie (Farrah Fawcett) sta per tornare a casa in auto è aggredita da Joe (James Russo) uno psicopatico po’ bullo ed un po’ spaccone che le punta un coltello alla gola, le sussurra qualche sconveniente volgarità e le ordina di mettere in moto la vettura. Marjorie riesce a sfuggirgli ed a mettersi in salvo e si rivolge alla polizia che, in assenza di prove, non può intervenire. Sconvolta, lei ritorna a casa ma Joe la segue, l’aggredisce e prova a violentarla. Marjorie riesce a spruzzargli negli occhi un potente insetticida e, dopo avergli assestato un paio di colpi di padella in testa, lo immobilizza, legandolo come un salame. Lei vuole chiamare la polizia ma Joe la minaccia e le urla in faccia che se lo fa, quando uscirà dalla galera, la ucciderà. Divorata dal desiderio di vendicarsi, Marjorie inizia a scavare una fossa nel giardino, decisa a seppellire il maniaco aggressore. Sopraggiungono Terry (Diana Scarwid) e Patricia (Alfre Woodard) e Joe veste i panni della vittima e prova a ribaltare le accuse che gli sono state rivolte mostrando le ferite ed i lividi che ha per il corpo. Le due amiche sono sempre più confuse ma alla fine Marjorie riesce a smascherarlo; Joe non solo confessa di essere entrato in casa con l’intenzione di violentarla e di ucciderla ma rivela di essere l’autore di altri di stupri ed omicidi a carico di altre donne. Ed allora Marjorie si lascia convincere da Terry e Patricia a chiamare la polizia.

Pellicola con evidenti limiti estetici penalizzato da un taglio fin troppo moralistico. Young sembra inizialmente proporre una versione al femminile di Cane di paglia e Marjorie, dopo aver neutralizzato il pericoloso maniaco, ha tutta l’aria di voler restituirgli pan per focaccia. Ma non ha la stoffa della giustiziera in gonnella e, dopo aver svestito i panni della vittima, non riesce ad indossare quelli della carnefice. Il finale rassicurante non riesce a salvare dalla mediocrità la pellicola.

 

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