L'olio di Lorenzo (Lorenzo's oil)

di George Miller con Nick Nolte, Susan Sarandon, Peter Ustinov - USA 1992 – Durata 135’

 

La vita di Augusto Odon (Nick Nolte) e di Michaela (Susan Sarandon) genitori di origine italiana, padri di Cristina e di Francesco è spezzata dalla sofferenza del loro figlio Lorenzo, colpito da adrenoleucodistrofia (ALD) una malattia degenerativa molto rara, incurabile ed ereditaria che lo costringe immobile a letto, privandolo della vista e della capacità di parlare.  In assenza di farmaci efficaci il bambino è destinato a spegnersi, giorno dopo giorno. Michaela è una donna energica e battagliera e, grazie all’appoggio del marito, pur non essendo laureati in medicina, somministrano al figlio un farmaco sperimentale a base di acido oleico che loro stessi hanno prodotto. La comunità scientifica non da credito alla loro ricerca ma il farmaco funziona, l’evolversi della malattia sembra arrestarsi e Lorenzo migliora. I titoli di coda ci informano che il farmaco degli Odon soprannominato “l’Olio di Lorenzo” è stato accettato ufficialmente come cura per l ALD. Agli Odon è stato attribuita la laurea d honorem in medicina e Lorenzo, negli anni, ha recuperato la vista, ha cominciato ad articolare suoni, a girare la testa ed ha imparato a comunicare con il mondo esterno grazie all’aiuto del computer.

Il regista (ex medico) mette in scena una storia vera accaduta sul finire degli Anni Ottanta. Il film è dolente ed ha un taglio quasi documentaristico, infarcito da eccessive disquisizioni scientifiche sulla funzione degli acidi grassi  insaturi e di alcuni enzimi all’interno del nostro organismo che evitano l’ostruzione della circolazione sanguigna.

La sofferenza si tocca con mano e l’immagine di Lorenzo immobile sul letto, intubato e con lo sguardo perso nel vuoto è difficile da cancellare. Ma forse il momento più toccante di tutto il film è quando Augusto, nel commentare la dedizione della moglie che giorno e notte si spende nella cura di Lorenzo, si rivolge al dottore e gli chiede:“Come fa a sopportare tutto questo per tante ore?”. Da segnalare una  particina  per Peter Ustinov nei panni del professor Nikolais.

 

 

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