Oedipus orca

di Eriprando Visconti con Rena Niehaus, Carmen Scarpitta, Gabriele Ferzetti, Michele Palcido, Piero Faggioni – Italia – 1976 – Durata 100’ – V.M 18

 

Alice (Rena Niehaus) è ostaggio dei suoi rapitori e, nel corso del sequestro, Michele Turrisi (Michele Placido) uno dei suoi carcerieri, la violenta e poi s’innamora di lei. Scoperto il covo, un attimo prima che irrompe la polizia, Alice si vendica, uccidendolo. La versione ufficiale fornita dalla polizia salva la ragazza che, dopo il clamore dei media, si ritira in campagna con la madre (Carmen Scarpitta) il padre Valerio (Gabriele Ferzetti) Humberto (Miguel Bosè) il suo giovane fidanzato e Lucio (Piero Faggioni) un amico di famiglia. In quell’oasi di pace e di silenzio Alice sembra recuperare l’equilibrio perduto ma la sua mente in disordine inizia a chiedersi perché il padre non abbia voluto pagare il riscatto. Scavando nel passato della madre scopre che Lucio era il suo amante e sospetta che possa essere suo padre. Pur di fugare i dubbi, disposta a tutto, si concede a lui.

Film scandalo che, quando i sequestri erano di moda, scatenò al tempo infinite polemiche. Visconti descrive Alice come un’adolescente inquieta, perversa, ossessionata dal sesso ed alla ricerca di una propria identità spezzata. “Solo scoprendo te potrò sapere chi sono io” confessa alla madre mentre cerca in soffitta, in un vecchio baule impolverato alcune tracce del proprio passato. Divorata dall’idea di dare un volto al proprio padre, prima di concedersi a Lucio gli confida: “Hai un solo modo per dimostrarmi che non sei mio padre”. Il film è attraversato da un’atmosfera claustrofobica e la morte fa costantemente capolino sia con le crude scene che mostrano un mattatoio che successivamente con le spoglie di santa imbalsamata,. Peccato che il regista, invece, di denudare la mente devastata e traumatizzata della protagonista si limiti a spogliare l’attrice. Il riferimento al mito edipico presente nel titolo è rinforzato da una delle scene finali del film: dopo aver fatto l’amore con Alice, Lucio è colpito da una lastra di cristallo che gli insanguina il volto. Sequel del più fortunato L’Orca, diretto dallo stesso regista.

 

 

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