Una notte per morire (Fanatic)

di Silvio Narizzano con, Stefanie Powers, Tallulah Bankhead, Maurice Kaufmann, Peter Vaughan, Yootha Joyce, Donald Sutherland - GB – 1965 - Durata 96’

 

Pat (Stefanie Powers) sta per sposare Alan (Maurice Kaufmann) ma prima di convolare a nozze decide di far visita alla signora Trefoile (Tallulah Bankhead) madre di Steven, il suo ex fidanzato morto qualche tempo prima, in un incidente d’auto. La donna, anziana e bigotta, vive in una casa isolata con i suoi fidi domestici Harry (Peter Vaughan) ed Anna (Yootha Joyce) e con Joseph (Donald Sutherland) un servo ipodotato intellettivamente.  Dopo aver scambiato con la donna quattro chiacchiere Pat vorrebbe andar via ma, per cortesia, accetta l’invito della signora a restare almeno per quella notte presso la sua abitazione. Ben presto Pat scopre che per la signora Trefoile lei è immersa nel peccato e, dopo averle imposto di struccarsi e di indossare degli abiti più castigati, le impone di pregare con lei e di mangiare dei cibi che non siano contaminati da spezie e da altri condimenti. Pat prova a ribellarsi e per punirla, la vecchia la rinchiude in cantina. Dopo una serie di colpi di scena è liberata da Alan che accorre in suo aiuto.

Thriller modesto, basato su una sceneggiatura di Richard Matheson che ruota intorno alla follia dell’anziana ed asfissiante protagonista che, per tutta la durata del film, immaginando che suo figlio, nella sua opera di redenzione la guidi dall’al di là, prova a purificare Pat dai suoi presunti peccati. Nonostante gli sforzi Narizzano non imprime alla pellicola i tempi giusti, ed ammanta la vicenda di un alone claustrofobico, ambientandola completamente nella vecchia casa della signora Trefoile. A far da contorno alla vicenda Harry, il classico cameriere infido che trama per impossessarsi dei beni della vecchia ed Anna una donna passiva che, senza fiatare, esegue gli ordini che le vengono impartiti dalla sua padrona. Sul finale, si scopre che Steven si era suicidato per sfuggire alla tirannica oppressione della madre. Dal romanzo Nightmare di Anne Blaisdell.

 

 

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