Il mistero dei templari" di Jon Turtletaub –
2004
Ricordate Licio Gelli e
Benjamin Franklin Gates
(Nicolas Cage) è un adulto che crede ancora alle favole. Sin da quando era
piccolo aveva ascoltato il nonno che gli parlava di questo inestimabile tesoro,
mai scoperto, appartenuto, un tempo, ai Cavalieri Templari. Anche suo padre (Jon
Voight) c'era cascato ed aveva dedicato (inutilmente) la sua vita a questa
ricerca. Benjamin è però un tipo testardo ed indizio dopo indizio, fa tappa
prima a Filadelfia e poi, infine, nella Grande Mela. Ma Ian Howe (Sean Bean) il
"cattivo" di turno ha deciso di rubare
Il film è costruito bene e
può appassionare i fini risolutori d'enigmi. Tiene per la prima ora poi diventa
ripetitivo ed il giochetto "nuovo indizio, nuova pista" ti stanca e ti annoia.
Turtletaub mostra l'ennesimo yankee che supera ogni ostacolo senza scoraggiarsi
mai e che giunge diritto alla meta ma soprattutto rende omaggio a quei miti
familiari che si tramandano di generazione in generazione. Nicolas Cage, si
cimenta in un ruolo diverso dai precedenti ma è più credibile in quello del
personaggio inquieto e disperso, la dolce Diane Kruger è la classica donna che
infiammerà il suo cuore ed Harvey Keitel un simpatico poliziotto-segugio I
dialoghi sono fiacchi ma dal piattume generale va salvata (almeno) questa
battuta: "Sai che Thomas Edison prima di inventare la lampadina collezionò
duecento fallimenti. Lui diceva: Non ho fallito, ma ho dimostrato duecento modi
per non far funzionare una lampadina.
Recensione pubblicata su L’Articolo- Redazione napoletana del "L'Unità" - 07-01-2005