Martha da legare (Martha-Frank-Daniel & Laurence)

di Nick Hamm con Monica Potter, Rufus Sewell, Tom Hollander, Joseph Fiennes, Ray Winstone - GB – 1998 – Durata 88’

 

Frank (Rufus Sewell) un attore squattrinato, Daniel (Tom Hollander) un manager musicale ricco ed irresistibile dongiovanni e Laurence (Jospeh Fiennes) un timido maestro di bridge, sono tre inseparabili amici fin dai tempi della scuola. Per una serie di fortuite circostanze s’imbattono in Martha (Monica Potter) una biondina graziosa e disarmante per la sua ingenuità e se ne innamorano pazzamente. Dopo una serie di peripezie i tre amici scoprono di amare la stessa donna e non sanno come uscire dall’impasse. Sul finale Martha vola a Londra con Laurence.

Commedia leggera ma divertente diretta con maestria da un regista che sa dosare bene i tempi della narrazione. Il film è impaginato come una favola moderna e Martha, dolce e smarrita, novella Cenerentola, con la sua freschezza e voglia di vivere riesce di volta in volta ad espugnare il cuore degli inseparabili amici. Nelle prime battute del film Laurence è in crisi e si rivolge al dottor Pedersen (Ray Winstone) uno psicoanalista che abita nel suo stesso palazzo che lo riceve, di sera, in vestaglia da camera. Dopo avergli chiesto se deve sdraiarsi sul lettino o sedersi su un comodo divano, Laurence gli racconta del suo travolgente incontro con Marta e della sua  scelta a rinunciare a lei dopo aver scoperto che era la stessa ragazza di cui si era innamorata Daniel. Lo psicoanalista gli offre un sandwich e del the e, dopo essersi congratulato con lui per aver messo al primo posto la lealtà e l’amicizia, gli dice: “Lei deve prendere una decisione. Amici da una vita da una parte ed una donna dall’altra. Qual è il problema? Basta convincersi che non esistono decisioni difficili. Ogni giorno noi prendiamo centinaia di migliaia di decisioni, in un anno diventano decine di milioni. La gente si ritrova in dei grovigli. La verità è che le decisioni sono facili. Lo sa perché? Perché ogni volta, ogni singola volta, conosciamo già le risposte. Tu non sei venuto da me per prendere una decisione, sei venuto da me perché non ti piaceva la decisione che avevi già preso.” Un attimo dopo la suoneria di un orologio avverte che il tempo della seduta è scaduto e lo psicoanalista  accompagna Laurence alla porta. Prima di congedarsi l’uomo gli confida di essere un costruttore e poi gli dice: “Sai è curioso c’è uno psichiatra che abita proprio alla porta accanto e tu hai deciso di parlare con me. Ne sono lusingato. E’ stato un piacere conoscerti, Laurence”. La pellicola non offre altri spunti divertenti ed il regista  deve fare i salti mortali per far quadrare una storia che non sta in piedi.

 

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