Intervista a Marco Manetti

 

 

Dopo aver divertito tutti all’ultimo Festival del Cinema di Roma, Song’ e Napule, commedia musical-poliziottesca diretta dai Marco ed Antonio Manetti, in arte Manetti Bros, sarà in sala il 17 aprile.

“Il film nasce da un’idea di Giampaolo Morelli, dichiara Marco Manetti, e racconta di un poliziotto napoletano borghese, amante della musica classica, che s’imbatte nel variopinto mondo dei neo-melodici. Avevamo diretto dei videoclip per Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio, ma la spinta a fare il film ci è stata data da un servizio di Pif per MTV su Alessio, un cantante neo-melodico che in due giorni, come in un tour, si spostava da un matrimonio all’altro. Sempre più incuriositi, ci siamo resi conto del giudizio molto riduttivo che si ha su questo fenomeno. E’ vero che alcuni neo-melodici hanno avuto dei contatti con la malavita e sono stati arrestati, ma quello che ci interessava era la similitudine con il mondo musicale del rap americano e la forza che questa musica esercitava su questi giovanissimi cantanti, fino a strapparli dalla strada e dal crimine. Abbiamo scoperto poi, con sorpresa, che c’è un giro d’affari che non si limita ai concerti, ma alla vendita di magliette e di cappelli di star locali che, se esci dieci chilometri da Napoli, non conosce nessuno.” Al fianco di Paolo Sassanelli ed Alessandro Roja, un cast ricco di talenti campani: Carlo Buccirosso, Peppe Servillo, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Franco Ricciardi, Antonio Buonomo, Antonello Cossia, Ciro Petrone.

“Più che su attori di grido, aggiunge il regista, abbiamo puntato su quelli che ci sembravano più adatti ai ruoli. Sono fiducioso del successo che la pellicola potrà incontrare anche al di fuori dei confini regionali. Song’e Napule è stato presentato, infatti, tre giorni fa a Tel Aviv. C’era così tanta attesa che, al fianco di una sala di seicento posti, hanno dovuto aprirne un’altra di quattrocento. Al termine del film c’è stata una standing ovation, segno che il film ha un suo innegabile appeal.”

 

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 13 --04- 2014

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