Luna rossa

di Antonio Capuano con Licia Maglietta, Toni Servillo,  Italo Celoro, Domenico Balsamo, Antonino Iuorio, Antonia Truppo - Italia – 2001- Durata 116’- V.M 14

 

I Cammarano potente e "rispettata" famiglia camorristica napoletana gestiscono i loro loschi affari, calpestando ogni regola del vivere civile. Dopo una sanguinosa lotta con un clan avversario sembrano non aver più rivali ma, assetati di potere, iniziano a dilaniarsi tra loro; Tony (Italo Celoro) l'anziano boss, legato ad una vecchia idea di potere è ucciso da Amerigo (Toni Servillo) suo genero che, a sua volta, cade vittima di un agguato ordito dagli stessi familiari. Oreste (Domenico Balsamo) figlio di Amerigo ed ultimo rampollo della dinastia, dopo essere scomparso nel nulla, vendica la morte del padre, uccidendo la madre (Lucia Maglietta), da anni l’amante di Egidio (Antonino Iuorio), un giovane camorrista senza scrupoli. Compiuta la vendetta, Oreste si consegna alla giustizia.

Capuano filma il suo capolavoro mescolando Fratelli di Abel Ferrara e l'Orestiade di Eschilo e, partendo dalla confessione di Oreste al magistrato, racconta l’ascesa e la caduta di una potente famiglia camorristica napoletana composta, nell’arco di tre generazioni. Al regista non interessa confezionare un film di stampo sociologico o di denuncia sui malaffari della camorra ma sottolineare il degrado umano e morale all’interno del quale si dibattono i Cammarano, una famiglia che fa il bello ed il cattivo tempo in città, fa tremare i polsi ai loro avversari ma i cui componenti, cinici, spietati e glaciali sono incapaci di scambiarsi anche il minimo affetto. Accecati dal potere, l’un contro l’altro armati, messi da parte emozioni e sentimenti, danno vita ad una lotta fratricida senza esclusione di colpi. Durante questo folle spargimento di sangue non si concedono una lacrima, né il minimo rimorso o pentimento ed, incapaci di mutare il corso del destino non possono che soccombere. Il regista imprime al film un ritmo nervoso, deciso e serrato, lascia che l’intera vicenda, si dipani all’indietro, dopo le iniziali deposizioni di Oreste, con un lungo flashback e fa un largo uso del dialetto napoletano. Per aumentare il senso claustrofobico della vicenda l’ambienta in gran parte nella villa bunker dei Cammarano, pone sullo sfondo l’irregolare e morboso rapporto tra Oreste e la sorella Orsola (Antonia Truppo), inquadra, ossessivamente, gli animali feroci, di proprietà dei Cammarano, che si agitano, nervosi nelle gabbie e mostra le donne di camorra, assetate di sangue e più agguerrite e battagliere dei loro uomini .Strepitosa la colonna sonora con lo storico brano Luna rossa mescolato ai ritmi moderni e sincopati degli Alma Megretta. Maglietta e Servillo sugli scudi contornati dai convincenti Celoro, Balsamo e Iuorio.