L'angelo azzurro (Der blaue engel)

di Josef von Sternberg con Emil Jannings, Marlene Dietrich- Germania -  1930 – Durata 98’

 

Unrat (Emil Jannings) austero professore di liceo scopre che i suoi alunni frequentano “L’angelo azzurro” dove si esibisce Lola-Lola (Marlene Dietrich) un’affascinante ballerina. Una sera, per sorprendere i suoi allievi, si reca al locale e resta così folgorato dalla bellezza della donna che la sposa e per lo scandalo è costretto a lasciare l’insegnamento ed a seguirla nelle sue tournèe. Per guadagnarsi da vivere è costretto ad interpretare Arturo, un clown che emette un chicchirichì ogni qualvolta un prestigiatore gli schiaccia in testa delle uova. Cinque anni dopo Unrat ritorna nella sua vecchia città ed è costretto ad esibirsi nel suo numero e ad affrontare il fuoco di fila e gli sguardi di commiserazione e  di condanna dei suoi ex colleghi ed amici. Complice il tradimento della moglie con l’acrobata Mazeppa (Hans Albers) mentre è sul palco crolla psicologicamente e, dopo aver tentato di strangolare Lola-Lola, con lo sguardo perso nel vuoto, ritorna nella sua vecchia scuola dove muore avvinghiato alla cattedra della sua ex aula.

Josef von Sternberg dirige uno dei capolavori del cinema sonoro tedesco degli Anni Trenta, lo gira completamente in interni cupi ed oscuri e lo ambienta a Berlino sul finire degli Anni Venti. Fedele al romanzo Il professor Unrat (1905) di Heinrich Mann il regista ci mostra la lenta ed inesorabile discesa negli inferi di un timido e modesto professore di liceo (soprannominato dispregiatamene dagli alunni Unrat- spazzatura) che perde la testa per Lola-Lola e, pur di viverle accanto, getta alle ortiche decoro e rispettabilità. Il film è mirabilmente tragico e la scena finale con l’esplosione della follia di Unrat è entrata nella storia del cinema. Con questo film Marlen Dietrich entra nel mito. Remake nel 1959 diretto da Edward Dmytryk.

 

 

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