Joe contro il vulcano (Joe versus the volcano)

di John Patrick Shanley con Tom Hanks, Meg Ryan, Robert Stack, Dan Hedaya, Lloyd Bridges, Amanda Plummer- USA – 1990 – Durata 102’

 

Da un po’ di tempo Joe Banks (Tom Hanks) ex eroico pompiere, soffre di mal di testa e si sente apatico e giù di corda. Consulta il dottor Ellison (Robert Stack) che, dopo avergli mostrato delle lastre, gli comunica  che ha un ombra che gli divide il centro della testa, che la malattia è asintomatica e che ha solo un paio di mesi di vita. Joe non si perde d’animo, va dal capoufficio, l’odioso e tirannico signor Waturi (Dan Hedaya) e, dopo avergliene cantate quattro, si licenzia. Dopo qualche ora mentre è a casa è raggiunto dal miliardario Graynamore (Lloyd Bridges) che gli narra un’antica leggenda; a Waponi Woo, una piccola isola nel Pacifico, un dio vive nella voragini di un vulcano e per placare la propria ira e non esplodere, esige ogni cento anni il sacrifico di una vittima. L’isola è ricca di un minerale prezioso e lui, in cambio dello sfruttamento della materia prima, vuole offrire a quella popolazione un eroe. Graynamore propone a Joe un patto; può vivere da nababbo ed esaudire ogni suo desiderio fino agli ultimi giorni della propria vita ed, alla data stabilita, dovrà lanciarsi nel vulcano. Joe accetta e parte per l’isola accompagnato da Patricia (Meg Ryan) la figlia di Graynamore. I due s’innamorano e, dopo essere sopravvissuti ad un tifone, sono uniti in matrimonio sull’isola da uno stregone. Il fatidico giorno si lanciano insieme nel vulcano ma un esplosione li risputa in mare e li salva. Solo allora Joe scopre che il dottor Ellison è al soldo del padre di Graynamore e, rimessi insieme i cocci, scopre di essere sano come un pesce, che i suoi mali erano di origine ipocondriaca e che Ellison aveva formulato una falsa diagnosi per spingerlo a lanciarsi nel vulcano.

Il regista al suo esordio dirige una pellicola dal sapore favolistico che vorrebbe strizzare l’occhio alle commedie demenziali ma che ha nel plot, imbarazzante per la sua stupidità, il suo vero tallone d’Achille. Per tutta la vicenda Joe non ha un minimo ripiegamento su se stesso, non si regala una riflessione sulla sua inguaribile malattia e si lancia come un ebete in un impresa dai contorni a dir poco inverosimili. Meg Ryan interpreta sia Patricia, la sua sorellastra Angelica che Dede, la segretaria dove Joe lavorava.

 

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