Jimmy Dean, Jimmy Dean di Robert Altman (1982)

 

A McCarthy, uno sperduto paesino del Texas, Sissy (Cher), Edna Louise (Martha Eflin), Mona (Sandy Dennis), Stella Mae (Kathy Bates) e Joe (Mark Patton) fondano, nel piccolo drugstore di Juanita, un club di fans di James Dean, idolo cinematografico che, a pochi chilometri di distanza, sta girando il film Il gigante. L’attore muore in un incidente d’auto e le ragazze, per onorare la sua memoria, decidono di riunirsi a distanza di venti anni. Emergono amarezze e rimpianti, segreti e delusioni, accuse, rabbie e gelosie. Sissy, dopo una vita sregolata non ha trovato l’uomo della sua vita, Edna sta per scodellare il suo settimo bebè, Mona, ormai con la mente sempre più in disordine, continua a credere di aver avuto un figlio da James Dean, Stella Mae trascina la sua vita stancamente e Joe, dopo aver subito l’operazione è diventata Joanna (Karen Black). Nel minuscolo emporio, rievocati i tempi perduti, le vecchie amiche si daranno un nuovo appuntamento a distanza di venti anni.

Ambientata a metà degli anni Cinquanta e, girata in un unico ambiente, nel rispetto dell'impianto teatrale dell’opera, la pellicola, verbosa, statica e noiosa, non regala molti palpiti allo spettatore. Altman mette in scena delle protagoniste frustate e depresse, deluse da una vita che non ha mai regalato loro un sorriso e lascia che su tutte spicchi la figura di Johanna, un trans coraggioso che ha avuto la forza di ritornare nel luogo dove era stata, da giovane, umiliata e derisa per la sua diversità. Più equilibrata e meno rancorosa delle vecchie amiche, si limiterà ad ascoltarle e proverà, invano, a convincere Mona dell’assurdità delle sue farneticazioni. A Stella May che le chiede se ha provato qualche rimpianto per essersi sottoposta all’intervento, risponde con un enigmatico e sommesso: “Solamente se mi accade di pensarci.”

 

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