Io, me & Irene (Me, myself & Irene)

di Bobby Farrelly, Peter Farrelly con Jim Carrey, Renée Zellweger - USA – 2000 – Durata 116’

 

Charlie (Jim Carrey) agente di polizia di Rhode Island fin troppo ingenuo e remissivo è  oggetto di scherno da parte di amici e colleghi. Anche la sua ex moglie gli ha fatto un bello scherzetto e dopo aver scodellato tre gemellini neri, lo ha abbandonato con un nano coloured che guidava il giorno delle nozze la loro limousine. Charlie non fa una piega e cresce amorevolmente i suoi tre marmocchi. Incamerati sberleffi e soprusi, la mente di Charlie da vita ad Hank, un suo doppio violento, volgare ed aggressivo che si fa valere e rispettare. Con l’aiuto di qualche psicofarmaco Charlie riesce a tenera  a bada Hank ma nello scortare in un’altra città Irene (Renée Zellweger) una ragazza vittima di un datore di lavoro senza scrupoli, dimentica le medicine in albergo ed Hank finisce inevitabilmente, per prendere il sopravvento su Charlie. Ne succedono di tutti i colori fino all’immancabile lieto fine che corona il sogno d’amore tra Charlie e Irene.

Pellicola dalla trama sbiadita e filiforme, condita con battute volgari e pepate e che regge tutto sulle spalle dell’eclettico e geniale Carrey.  L’inizio è però sfavillante ed una voce fuori campo commenta la reazione di Charlie all’abbandono della moglie “E’ strano come reagiscono gli uomini quando qualcuno gli spezza il cuore. Certi crollano e piangono come bambini; altri tirano fuori un kalashnikov, vanno fuori di testa e sparano all’impazzata. Charlie non ebbe una sola reazione. Ingoiò il rospo, sentì quella lastra fredda e pesante scivolare sul groppo che gli si era formato in gola  e cancellò ogni emozione.”  Charlie accetta passivamente di convivere con il suo doppio  e ad Irene, come se nulla fosse, confessa: “E’ solo una piccola sciocchezzuola. Devo prendere una pillola ogni sei ore, altrimenti mi sento strano. Niente di grave. Elevata  schizofrenia maniacale con rabbia narcisistica involontaria.” I fratelli Farelly con migliori esiti, avrebbero potuto giocare di più sull’alternanza delle due personalità del protagonista ma mostrano  nella prima parte del film il povero Charlie che subisce gli smacchi e gli scherzi dei suoi amici e colleghi e nella seconda il cinico e spietato Hank che con piglio deciso ed un fare da duro, ristabilisce i conti.

 

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