L’inferno” (“L'enfer”)  di Claude Chabrol - Francia –1993- Durata 102’

 

Paul (François Cluzet) proprietario di un alberghetto in riva al lago sposa l’affascinate e sensuale Nelly (Emanuelle Béart). Lei ama ridere e scherzare con i clienti  e con il passar del tempo Paul, si convince che lei lo tradisce. Dopo averla pedinata e sottoposta  ad estenuanti interrogatori, finisce per credere che Martinot, un giovane meccanico sia il suo presunto rivale. In un crescendo sempre più folle, Paul uccide (?) la sua affascinante moglie. Il film termina con la scritta (ambigua/chiarificatrice): “Senza fine”. Chabrol filma un capolavoro disseminando la narrazione di (falsi) indizi fino a confezionare la scena (esplosiva, struggente, poetica) della proiezione di un filmato amatoriale girato da uno degli ospiti della locanda che attesta (forse) il tradimento di Nelly. E se, invece, fosse tutto frutto della mente malata di Paul? Per tutti coloro che sono divorati dal dramma infernale della gelosia che, come un tarlo, perfora, senza alcun scampo, l’anima, il cuore e la mente. Per chi è solo con i propri fantasmi  ed è convinto che le proprie ossessioni siano più reali della realtà, per chi, roso dai propri sensi di colpa, crede di non poter meritare l’amore, l’affetto ed il calore della propria moglie.

 

Recensione pubblicata sulla Rivista "Friendly" Numero 4 - Aprile  2007

 

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