Il grande Blek di Giuseppe Piccioni -1987

 

Novembre 1973. Alla stazione di Ascoli Piceno il ventenne Yuri (Roberto De Francesco) attende il treno che lo porterà altrove. Un lungo flashback ci rituffa agli anni della sua adolescenza. Tra i ricordi fanno capolino quelli legati alla mamma Maria, ossessionata dal cibo e dalle malattie, a Marco, (Riccardo De Torrebruna) il fratello maggiore latin-lover, costretto a sposarsi con la sua ultima conquista rimasta incinta ed a sua sorella Claudia (Federica Mastroianni). segretamente innamorata di Antonio (Dario Parisini). Sullo sfondo le prime ribellioni giovanili, le contestazioni studentesche pre-sessantottine, l’incontro con Razzo (Sergio Rubini) un ragazzo sbandato, disadattato ed anticonformista, incapace di dominare le proprie spinte autodistruttive. Tra le corse in lambretta con il fratello, la passione per i fumetti e le gesta di Blek Macigno, Yuri dovrà elaborare il dolore di un padre che, trasferitosi all’estero, ha formato una nuova famiglia. Prima di partire Yuri assaporerà il piacere di una notte d’amore con Laura (Francesca Neri), ex amica del fratello, proprio mentre Razzo, trova la morte dopo una folle corsa in auto. Il racconto a struttura circolare ci porterà nuovamente alla stazione dove Yuri sta per partire.

Film candido e spezzettato che, senza mai scivolare nell’enfasi e nel banale, si muove con passo felpato verso gli stilemi della commedia leggera ed affronta, con garbo, il travaglio del protagonista che, di fronte al fascino ed all’incertezza del divenire adulto, prova a fare i conti con il proprio passato. In questa sorta di “amarcord” marchigiano, mai nostalgico, melanconico o zuccheroso, Piccioni, sottraendosi all’epicità del racconto, sceglie i mezzi toni e le atmosfere sospese. Lo sguardo di Yuri si fa partecipe ed appassionato, velato, in controluce, da un senso di amara disillusione e disincanto. Esordio di Francesca Neri e di Roberto De Francesco. Colonna sonora con brani di Rita Pavone, Little Tony, Adamo. Lucio Battisti apre con “Nel cuore, nell’anima” e dopo “Acqua azzurra, acqua chiara”, “Io vivrò” e “Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto”, chiude con “Un avventura

 

Per l'intervista al regista Giuseppe Piccioni, l'antologia della critica e della critica online del film si rimanda al volume di Ignazio Senatore: "Conversazione con Giuseppe Piccioni" - 2013 -Falsopiano Editore

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