Gloss - Cambiare si può di Valentina Brandolini (2009)

 

Alex (Lucia Mascino) vuole cambiare sesso e, come la procedura impone, deve sottoporsi a delle sedute con il dottor Montini (Paolo Giovannucci), lo psichiatra che dovrà redigere una relazione per autorizzare o meno l’intervento. Nel corso delle sedute ipnotiche Alex rievoca il passato e con la memoria ritorna alla propria infanzia, età durante la quale amava truccarsi con smalto e rossetto. Con il riaffiorare dei ricordi rievoca alcuni dei momenti salienti della propria vita; un padre alcolizzato, una madre che l’ha abbandonata da piccola e Lola (Rosa Fumetto), un trans che l’aveva accolta, quando era ancora minorenne nel suo negozio di profumi “Perfume” e che, alla morte, le aveva lasciato la profumeria in eredità. Nel corso delle sedute, Alex prenderà consapevolezza del proprio passato e, grazie all’aiuto del dottore, accetterà, la sua parte maschile rimossa. Terminato l’iter terapeutico, Montini autorizzerà l’intervento ed Alex coronerà il suo sogno.

Pellicola onesta, venata dalle migliori intenzioni, che prova a scandagliare il tormentato animo della protagonista e che utilizza l’ipnosi-terapia solo come mero pretesto narrativo per narrare la vicenda della protagonista. La regista, infatti, non scava a fondo nell’inconscio di Alex  e si limita a narrare la solita infanzia tribolata di chi, sentendosi donna, è ingabbiato in un corpo maschile. Nel corso della narrazione compaiono Marco, il fidanzato di Alex e Loren (Gianluca Pezzino), un trans che batteva in passato il marciapiede e che si era fatta operare qualche anno prima. Quando Alex le chiede dell’intervento, Loren, inizialmente, glissa ma poi le parla di una cara amica che si era operata perché desiderava vivere un’esistenza  tranquilla con un marito e dei figli. Incapace di cancellare il proprio passato e di rimuovere la consapevolezza che un tempo era stata un uomo, la donna si era poi suicidata

 

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