Giù le mani da mia figlia  (She’s out of control)

di Stan Dragoti con Tony Danza, Ami Dolenz, Catherine Hicks, Wallace Shawn - USA – 1989 – Durata 97’

 

Doug Simpson (Tony Danza),vedovo trentasettenne, lavora alla Hkey, una stazione radiofonica californiana ed anche se ha una relazione con Janet (Catherine Hicks), la sua bionda fidanzata, vive solo per le sue adorate figlie; la quindicenne Bonnie (Laura Mooney) e la piccola Katie (Ami Dolenz). Di ritorno da un viaggio di lavoro scopre che Bonnie, grazie alla complicità di Janet, dopo aver detto addio alla protesi dentaria, agli spessi occhiali ed alla pettinatura infantile, si è trasformata in un’irresistibile vamp. Incapace di fronteggiare lo stuolo degli ammiratori della figlia, comparsi improvvisamente all’orizzonte, si rivolge al dottor Fishbinder (Wallace Shawn), uno psicoterapeuta autore di un libro di successo sui problemi dell’adolescenza. Il dottore gli elenca, con dei dati allarmanti i rischi cui può andare incontro la fanciulla e gli suggerisce di adottare diverse strategie per scoraggiare i pretendenti. Doug esegue alla lettera i suoi consigli ma peggiora solo la situazione e finisce per scavare un solco sempre più profondo tra lui e l’adorata Bonnie. Mandato in soffitta il dottore, Doug recupera il rapporto con Bonnie e proprio quando la tempesta sembra passata, bussano alla porta i pretendenti di Katie che, nel frattempo, è diventata carina come la sorella maggiore.

Commedia che mette alla berlina le ansie sessuofobiche di un padre alle prese con i primi turbamenti della figlia adolescente. Il film ha un ritmo schioppettate e, sin dalle prime battute, Doug espone all’amata Janet il piano che adotterà per stare alle costole della figlia: “Non posso fermare il corso della vita ma almeno posso rallentarlo. Controllo totale!”. Per tutto il film Doug assilla il dottore di telefonate, lo tiene al corrente delle evoluzioni amorose della figlia e quando si presenta a casa Joey, un musicista punk, solidarizza con lui, fino a diventare l’idolo del ragazzo. Da sballo la scena quando Doug salta addosso a Fishbinder e tenta di strangolarlo, dopo aver scoperto che non è sposato e non ha figli. Irresistibili i goffi tentativi di Doug di rendersi simpatico ai possibili pretendenti di Bonnie e da sballo la carrellata che mostra i ragazzi che bussano alla porta ed il telefono che squilla all’impazzata. Come al solito la traduzione italiana non fa giustizia del titolo originale che sottolinea le ossessive preoccupazioni di Doug, convinto che la figlia prima o poi si troverà nei pasticci.

 

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