Ghost town

di David Koepp con Ricky Gervais, Greg Kinnear, Tèa Leoni, Billy Campbell – USA – 2008

Durata 102’

 

Il dentista Bertram Pincus (Ricky Gervais), chiuso e riservato, non ama i rapporti sociali ed è solito punzecchiare chi lo circonda con della battute caustiche e salaci. Nel corso di un banale intervento chirurgico, qualcosa non va per il verso giusto e, per sette minuti, è clinicamente morto. Al risveglio scopre di avere acquistato la capacità di vedere e parlare con i morti che vagano nella città; tra questi c’è Frank (Greg Kinnear) che gli chiede di impedire che Gwen (Tèa Leoni) sua moglie sposi il dottor Richard (Billy Campbell). L’incontro con la deliziosa Gwen scorticherà il cuore arrugginito di Pincus e lo spingerà ad esaudire i desideri di quei defunti che, per darsi pace, gli chiedono di contattare i loro cari e di portare a termine delle azioni che in vita avevano lasciato in sospeso.

Il regista ambienta questa commedia ironica e delicata nella Grande Mela, le dona un tocco favolistico e, senza cedere nel facile sentimentalismo, ci mostra la graduale trasformazione dello scontroso e velenoso protagonista che s’innamora, giorno dopo giorno di Gwen e, nel corso della narrazione, s’intenerisce sempre più, fino ad cedere di fronte alle commoventi e toccanti richieste dei morti che lo in-seguono, imploranti, come delle ombre. Gervais e Kinnear fanno a gara a superarsi e le ghost-stories dei defunti lasciano il segno.

 

 

Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 165 Settembre - Ottobre 2010

 

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