Family game

di Alfredo Arciero con Sandra Ceccarelli, Stefano Dionisi, Fabio Troiano, Elena Bouryka, Mattia Cicinelli, Ugo Pagliai – Italia –2007 – Durata 94’ Eros Pagni, Ugo Pagliai – Italia – 2007 – Durata 94’

 

Vittorio Pagni (Stefano Dionisi), chirurgo quarantenne in carriera, è sposato con Lisa (Sandra Ceccarelli) ed è padre della quindicenne Martina (Elena Bouryka) e dell’undicenne Mattia (Mattia Cicinelli). In famiglia il clima già teso, diventa elettrico perché Vittorio è costretto ad ospitare controvoglia, Andrea (Fabio Troiano), il fratello che non vede da tre anni e che ha appena terminato un percorso in un centro per recupero dei tossicodipendenti. Dopo le iniziali difficoltà, Andrea, simpatico, esuberante ed anticonformista, si lega sempre più ad i nipoti, fino a diventare il loro beniamino. Vittorio è promosso direttore sanitario della clinica diretta dal suo maestro, il professor Moroni (Ugo Pagliai) ed è sempre più teso, nervoso ed irritabile e, con il suo atteggiamento distante e scostante, non fa altro che allontanarsi, giorno dopo giorno, dalla moglie e dai figli. Sempre più confusa e spaesata, Martina intreccia una relazione con Valeria, una coetanea, ed è pizzicata dalla polizia per il suo compulsivo bisogno di rubare nei negozi; Mattia, dal canto suo, si rifugia in un mondo virtuale dove, grazie ad un videogiochi, immagina di poter crearsi una famiglia perfetta con cui poter relazionarsi. Vittorio è dilaniato da un segreto che, se svelato, farebbe crollare d’un colpo la facciata di rispettabilità e di successo costruita negli anni. Un finale convulso ed un po’ arruffato chiude la vicenda.

Senza adottare gli stilemi allegorici (Teorema di Pier Paolo Pasolini) o quelli della commedia irriverente (Sitcom di Grancois Ozon) il regista compone l’ennesima variante sul tema dell’intruso, dell’estraneo che ritorna a casa e, con la sua schiettezza, genuinità e spontaneità, determina una profonda trasformazione nelle persone che entrano in contatto con lui. Con pochi tratti, ma decisi, Arciero descrive i diversi protagonisti della vicenda; Vittorio, medico sempre più scostante, nervoso ed indisponente, uno che “tratta i figli come impiegati” ed è l’amante della giovane moglie di Moroni; Lisa, donna sensibile e discreta, tutta presa dall’acquisto della nuova casa, si dibatte nel vano tentativo di tessere un dialogo con i figli e con il marito; Andrea, una persona piena di vita, affetto da una grave forma di claustrofobia e maltrattato, sin da quando era ragazzo dal padre, Eros Pagni) soprannominato, non a caso, “il generale”, per  suo comportamento violento ed autoritario.

Non meno problematici ed infelici degli adulti, Martina e Mattia; la prima cerca conforto, sicurezza e protezione tra le braccia  della tenera Valeria e, noncurante delle frecciate e battutine dei coetanei, difende a spada tratta la sua scelta anticonformista e controcorrente; il secondo, chiuso ed introverso, grazie all’avvento di Andrea trova, finalmente, un compagno di giochi reale e mette da parte quel “family game”, un gioco elettronico che riempiva stancamente le sue giornate. In questo spietato e caustico ritratto di una ricca famiglia borghese, Arciero non s’affida a svolazzi di macchina, impagina una vicenda dal piglio realistico che tuona contro le ipocrisie, le menzogne e di segreti che circolano, impunemente, nelle famiglie nostrane. Convincenti sia Ceccarelli che Dionisi ma su entrambi primeggia lo spontaneo e guascone Troiano. Suggestiva la colonna sonora firmata da Louis Siciliano. Il titolo del film fa riferimento a The Sims, famosa serie di videogiochi che rende possibile simulare una famiglia reale.

 

 

Torna alla Homepage »