Emmanuelle

di Just Jeackin con Silvia Kristel, Alain Cuny, Daniel Sarky, Jeanne Colletin – Francia – 1973 – Durata 90’ – V.M 18

 

Jean (Daniel Sarky) un diplomatico francese ama mostrare ai suoi amici le foto che ritraggono nuda Emmanuelle (Silvia Kristel) la moglie diciannovenne. Lei non l’ha mai tradito ma quando si trasferisce con lui a Bangkok, attratta dalla sensualità, dal fascino e dal mistero dell’Oriente, s’immerge in nuove esperienze erotiche con Ama Bee (Marika Green) una giovane archeologa, con Oriane (Jeanne Colletin) una matura signora e con  la smaliziata  Mariange ed è. Infine,  addestrata ai piaceri del sesso da Mario (Alain Cuny), un satiro maturo, perverso e senza alcun principio morale.

Film che spopolò al botteghino anche grazie ad un accattivante tema del film composta da Francis Lai. Il regista con un’esperienza di fotografia alle spalle, all’esordio dietro la macchina da presa, punta tutto sulla bellezza algida ed innocente della protagonista ed impagina un film dove la trama è un optional e la vicenda è solo un pretesto per mostrare le evoluzioni erotiche della sensuale Emmanuelle che, già durante il volo per Bangkok, fa l’amore in aereo con un passeggero ed, una volta messa piedi in Thailandia, si lascia andare ad ogni tipo di trasgressione. Quello che colpisce maggiormente nel film è l’assoluta passività di Emmanelle nei confronti del perverso e sadico Mario che, dopo averla costretta a soggiacere alle voglie di sconosciuti e data in premio al vincitore di un incontro di lotta libera, le sussurra all’orecchio: “Bisogna arrivare all’ignoto con l’esasperazione di tutti i sensi”. Il film costato ottocentomila dollari incassò solo in Francia dopo una settimana quasi duecentomila e sbancò nei botteghini di tutto il mondo. Dal romanzo di Emmanuelle Arsan, pseudonimo della tailandese Marayat Bididh, moglie di un diplomatico francese. Il romanzo venne dato clandestinamente alle stampe a Parigi nel 1965, senza il nome dell’autrice, né dell’editore.

 

Torna alla Homepage »