Intervista a  Donatella Finocchiaro

 

“Mi sono laureata in Giurisprudenza ma la mia grande passione era quella di recitare. Quando mio padre mi vide ne Le Mosche di Jean Paul Sartre, al termine della recita, commosso, mi disse:“ Va bene, farai l’attrice. Ho perso un avvocato in famiglia.”

 

Chi parla è Donatella Finocchiaro, il volto più intenso ed espressivo del nuovo cinema italiano. Dopo il suo folgorante debutto nel 2002 in Angela di Roberta Torre, Donatella ha messo d’accordo critica e pubblico con le sue interpretazioni ne Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio, Il dolce e l’amaro di Andrea Porporati e Galantuomini di Edoardo Winspeare. In attesa di vederla in Baaria di Giuseppe Tornatore, pellicola che aprirà a settembre il prossimo Festival della Mostra del Cinema di Venezia, l’attrice catanese comparirà sul grande schermo nel film I baci mai dati, diretta da Roberta Torre e nella pellicola Sulla strada di casa, opera prima di Emiliano Corapi al fianco di Vinicio Marchioni e Daniele Liotti.

 

“In questo road movie, ambientato a Genova, il mio ruolo è quello di una moderna figlia dei fiori che dipinge, che si prende cura dei suoi bambini, che coltiva fiori,  una sorta di mamma perfetta, sposata a Vinicio. Nel corso del film si scopre il lato oscuro di mio marito, una persona apparentemente perbene. Sarò poi sul piccolo schermo in Crimini, una serie televisiva per RAI Due, firmata da Faletti, Ammanniti ed altri giallisti italiani. L’episodio nel quale compaio assieme a Rolando Rovello, scritto da Carlo Lucarelli, s’intitola Niente di personale e narra di un soldato che viene rapito da un killer. Ho poi preso parte con John Turturro ad un documentario per la regia di Roman Paska che s’intitola Sicilia e che narra alcune storie incrociate. In una di queste John torna in Sicilia alla ricerca delle proprie origini ed incontra diversi siciliani; io, invece, volo a New York e vado un po’ in giro con la macchina da presa. Dopo aver fatto anche un salto a Little Italy intervisto artisti siciliani come Mimmo Cuticchio, Emma Dante e Vincenzo Perrotta che s’interrogano sull’arte dell’attore.”

 

Ma le sorprese non finiscono qui e la vulcanica ed affascinante Donatella confida:

 

“Sono poi in attesa di vedere alla luce quello che Bellocchio ha girato per tre anni, un medio metraggio che dovrebbe essere, forse, il seguito di “Sorelle”dove interpreto la madre di sua figlia Elena che compare in un arco di tempo che va dai  sei anni ai quattordici. Quanto ai miei personali progetti, sto preparando uno spettacolo teatrale che è un omaggio a Rosa Balistreri, una delle più intense cantanti siciliane. Del resto, artisticamente, sono cresciuta con la tradizione popolare teatrale siciliana. Ho esordito nel 1997 in un musical Pipino il breve dove cantavo e recitavo ed in U’contra di Nino Martoglio dove interpretavo il ruolo della fidanzatina.”

 

 

Articolo pubblicato su EPOLIS 27.7.2009 

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