Il diavolo a sette facce

di Osvaldo Civirani con Carrol Baker, Stephen Boyd, George Hilton – Italia – 1971 – Durata 89’

 

La vita tranquilla di Julie Harrison (Carrol Baker),  giovane impiegata in un'agenzia di viaggi di Amsterdam è messa a soqquadro da alcune telefonate anonime, da un tentativo di rapina e da un paio di tentate aggressioni. Il mistero è presto svelato; sua sorella Mary simile a lei come una goccia d’acqua, dopo aver rubato ad un marajah un preziosissimo brillante denominato “il diavolo a sette facce”, si è volatilizzata lasciando con un palmo di naso i suoi complici. Invano Julie tenta di convincerli che l’hanno scambiata per Julie e che lei è all’oscuro di tutto. Fortuna che può contare sull’aiuto di Dave (Stephen Boyd) il suo avvocato e di Tony (Gorge Hilton) il suo amato. Ma Tony fa il doppio gioco ma resta di stucco quando scopre  che la pietra è solo una povera imitazione del prezioso diamante. Sul finale si scopre che la tenera ed indifesa Julie è in realtà Mary e che sua sorella gemella era morta alcuni anni prima in un incidente. Giallo piatto e monocorde che ripropone, in maniera deludente il tema del doppio e delle gemelle eguali fisicamente ma completamente diverse sul piano psicologico. Ben presto s’intuisce che Mary non è l’angioletto che vuol far credere e che cela qualche segreto di troppo. Inutilmente il regista prova a confondere le acque ma nonostante gli sforzi la sostanza non cambia. La pellicola scorre in maniera piatta fino al prevedibile finale senza regalare eccessive emozioni allo spettatore.

 

 

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