Delitto in silenzio (The spiral staircase)

di Peter Collinson con Jacqueline Bisset, Christopher Pulmmer, John Philip Law, John Ronane Mildred Dunnock, Gayle Hunnicut – G.B – 1975 – Durata 90’

 

A seguito all'incendio dove sono periti, sotto i suoi occhi, il marito e la figlioletta Helen Mallory (Jacqueline Bisset) diviene muta ed, ospite dell’Istituto Sherman, si prende cura della vedova Sherman (Mildred Dunnock) un’anziana diabetica, madre di Steven (John Philip Law) e di Joe (Christopher Pulmmer). La signora è curata dal dottor Rawley (John Ronane) che prova ogni tanto a scuotere Helen, invitandola a sforzarsi a pronunciare qualche parola. Un folle omicida uccide da un anno delle donne affette da una piccola  imperfezione fisica ed il tenente Phils che conduce le indagini non riesce a cavarne un ragno dal buco. Blanche (Gayle Hunnicut) la segretaria di Joe ed il domestico Oates sono uccisi e sul finale il sanguinario assassino è smascherato.

Insignificante remake de La scala a chiocciola, capolavoro in bianco e nero di Siodmak, (titolo che ricompare nella versione originale ma che viene stravolto in quello italiano). Non bastano l’utilizzo del colore e qualche piccola variazione sul tema (Helen è rimasta traumatizzata per la tragica morte del marito e della figlioletta e non per quella dei propri genitori) per stregare lo spettatore. “Tutto dipende da un trauma psichico, dallo spavento provato” è quello che il dottor Rawley prova a ripetere ad Helen ma al di là di questa generica sollecitazione non riesce a sbloccarla ed a farle riacquistare la voce.  Sul finale si scopre che l’insospettabile  assassino è Steven che è ucciso dalla madre un attimo prima ammazzi Helen che, per reazione al trauma subito, riacquista la voce.  Dal romanzo Some must watch di Esthel Lina White.

 

 

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