Code name: Geronimo

 

Quante volte abbiamo sentito che bisogna accostarsi alla visione di un film con la purezza e l’innocenza dello sguardo di un bambino? Mettetevi alla prova con la visione di questo “scandaloso” film superpatriottico americano che narra come l’intelligence americano abbia istituito, in gran segreto, l’unità speciale Seal Team Six di Navy Seals ed organizzato, con il nome in codice “Geronimo”, il blitz che si concluse con l’uccisione in Afganistan di Osama Bin Laden.

Il regista John Stockwell prova a giocarsi la carta “più vero del vero” ma confeziona, all’opposto una pellicola che scatena solo insofferenza ed irritazione nello spettatore.

Che la sua operazione sia smaccatamente propagandistica e lontano mille miglia da quello che realmente sarà successo quei fatidici giorni, lo si intuisce sin dalle prime battute.

Stockwell gioca su due piani; da un lato gli “eroici” soldati americani che si addestrano, con armi sempre più sofisticate, a compiere la storica impresa e dall’altro un paio di gelidi ed impassibili esperti dell’intelligence che si interrogano febbrilmente su quale strategia adottare per eliminare, a tutti i costi, il nemico pubblico n.1. Un film-patacca, lontano mille miglia dalla verità storica, molto meno onesto del fulminante documentario “Che fine ha fatto Bin Laden?”.

Per tutti quelli che amano i film-bufala-supermistificanti ecco la trama del prossimo: come il fiero popolo israeliano è stato costretto, suo malgrado, a sterminare quei cocciuti palestinesi che non hanno ancora fatto le valigie e non si sono tolti dai piedi…

 

 

Recensione pubblicata su Segno Cinema N 183 sett-2013

 

Torna alla Homepage »