Cincinnati Kid  (The Cincinnati Kid)

di Norman Jewison con Edward G. Robinson, Steve Mc Queen, Karl Malden, Ann Margaret, Tuesday Weld  – USA – 1965- Durata 105’

 

Eric Stoner (Steve Mc Queen) soprannominato Cincinnati Kid ha la il poker nelle vene e quando arriva in città Lancey Howard (Edward G. Robinson), il più grande giocatore in circolazione non resiste alla tentazione di sfidarlo. Il cartaio scelto per la storica serata è Shooter (Karl Malden) un vecchio giocatore di poker, noto per la sua onestà. Ma Shooter deve dodici mila dollari a William Jefferson Slade, un uomo ricco e senza scrupoli che, dopo aver perso con Lancey una montagna di soldi a poker, vuole vendicarsi di lui. William ricatta Shooter e gli ordina di barare ma Cincinnati, dopo averli smascherati, rifiuta il loro aiuto. Lancey sembra alle corde ma, nell’ultimo piatto, incarta una scala reale e sbaraglia il giovane avversario.

Film estremamente calibrato che ruota intorno a Cincinnati Kid, il classico giocatore che per coltivare l’insana passione per il poker sacrifica tutto se stesso, amore compreso. Il giovane protagonista non è però il solito giocatore sbruffone, arrogante e pieno di sé ma è un ragazzo timido ed introverso che nello scontro con Lancey finisce per lasciarci le penne ma, appresa la lezione, scopre, di avere stoffa e talento da vendere. Il regista ambienta la vicenda a New Orleans a metà Novecento,  fa appello ai buoni sentimenti e dosa bene la tensione che esplode nell’ultima scena quando Lancey con l’ultimo piatto, lascia Cinicnnati Kid senza il becco di un quattrino. I dialoghi non sono indimenticabili ma due scambi meritano una citazione. Dopo aver perso un piatto William gli chiede: “Coma faceva a sapere che non avevo un re o un asso?. La riposta di Lancey è fulminante: “Ricordo che un giovane fece la stessa domanda a Henry, il duca. Figliolo, gli rispose, tu hai pagato per vedere; le lezioni sono extra.” Successivamente, lo stesso William firma un assegno di  sei mila dollari a Lancey e loda la sua bravura. Il vecchio, dopo averlo ringraziato gli risponde: “E’ un conforto che qualcuno capisca che per il vero giocatore il denaro non è fine a se stesso ma è solo un mezzo come la parola per il pensiero.”  Sullo sfondo gli amori infelici nei quali si dibattono i protagonisti; Cincinnati non ha la stoffa per potersi legare alla tenera Christian (Tuesday Weld) e Melba (Ann Margaret) la giovane moglie di Shooter è ogni giorno sempre più delusa ed insoddisfatta. Dal romanzo omonimo di Richard Jessup.

 

 

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