La cicala  

di Alberto Lattuada con Virna Lisi, Anthony Franciosa, Clio Goldsmith, Reato Salvatori – Italia – 1980 – Durata 101’ - V.M 18

 

 

La cicala

di Alberto Lattuada con Virna Lisi, Anthony Franciosa, Clio Goldsmith, Reato Salvatori – Italia – 1980 – Durata 101’ - V.M 18

 

Wilma Malinverni (Virna Lisi), cantante di varietà ed ex prostituta in giro per le balere sposa Annibale (Anthony Franciosa), detto Ulisse, proprietario di un albergo-ristorante, meta abituale dei camionisti della zona. Ma Ulisse è sempre più immerso negli affari e Wilma, trascurata, si lascia consolare da Carburo (Renato Salvatori).

L’arrivo di Saveria (Barbara De Rossi), la diciassettenne figlia di Wilma, sconvolge i già precari equilibri esistenti ed inizia a stuzzicare Carburo ed a gironzolare intorno a Cipria, un uomo che non disdegnava di far gli occhi dolci a Wilma. Accecata di gelosia, Wilma uccide Cipria, divenuto il fidanzato della figlia e successivamente si suicida. Saveria diviene l’amante di Ulisse ma muore in un incidente stradale. Il film si chiude con Carburo che gioca con Annibale a biliardo una notte d’amore con Saveria.

Lattuada, uno dei grandi vecchi del cinema italiano, ritorna con questo film dopo anni dietro la macchina da presa ma, sin dalle prime battute del film, s’intuisce che ha perso smalto ed originalità.

Il regista tenta qualche tuffo nel drammatico e lascia che l’intera vicenda ruoti intorno alla competizione erotica tra la madre e la figlia. Ma il ritmo è lento, la trama non appassiona, non convince il suicidio di Wilma. Il titolo fa riferimento ad una ragazza spigliata (Clio Goldsmith), soprannominata “la cicala”, amica inseparabile di Wilma, un personaggio pieno di vita, lasciaa troppo sullo sfondo. Premio David come migliore attrice a Virna Lisi. Dal romanzo inedito di Natale Prinetto e  Marina D’Auria.

 

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