Che fine ha fatto Totò Baby?

di Ottavio Alessi con Totò, Pietro De Vico, Mischa Auer, Alicia Brandet, Ivy Holzer, Gina Mascetti - Italia – 1964 - Durata 110’ – B/N - V.M 14

 

I due fratelli Totò Baby (Totò) e Pietro (Pietro De Vico) sono due ladruncoli da strapazzo. Nel corso di uno dei tanti colpi Pietro trafuga una valigia che contiene il cadavere di un uomo. Allarmati, i due cercano di sbarazzarsi del pericoloso fardello e nel corso del viaggio danno un passaggio in auto a Inge (Alicia Brandet) ed Helga (Ivy Holzer) due procaci autostoppiste dirette al castello di Misha (Mischa Auer) un uomo sposato con una cicciona ricchissima (Gina Mascetti) gravemente sofferente di cuore. Misha aiuta Totò a sbarazzarsi del cadavere ma in cambio gli chiede di far morire di crepacuore la moglie. Dopo qualche timido tentativo, la signora ci lascia le penne e Misha può finalmente godersi la compagnia delle sue giovani ed avvenenti ospiti. Scambiandola per insalata Totò Baby fa una scorpacciata di marijuana, e si trasforma, in un lampo, in un folle assassino. Elimina Inge versandole nella vasca da bagno dell’acido solforico, strangola Helga con una calza di seta ed uccide gli altri ospiti, murandoli e trasformando le loro braccia in delle applique. Totò Baby finisce in manicomio dove trascorre le giornate a comporre, freneticamente, il proprio memoriale su un’immaginaria macchina da scrivere.

Sgangherata parodia di Che fine ha fatto Baby Jane? diretto da Robert Aldrich che mostra, insolitamente, il principe della risata nei panni di un personaggio sadico e cattivo che maltratta il docile e sottomesso fratello, ruba le pensione alle vecchiette e sfila una catena d’oro dal petto di un ingombrante monsignore. L’escalation della follia del protagonista è da cineteca e, dopo l’abbuffata di marijuana, Totò si stampa in volto un ghigno satanico con cui accompagna i delitti di cui si macchia.

 

 

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