Candido erotico

di Claudio De Molinis con Lilli Carati, Mircha Carven, Maria Baxa, Marco Guglielmi - Italia- 1978-  Durata 95’ - V.M 18

 

Carlo (Mircha Carven) un giovane italiano emigra in una città del Nord Europa dove  si esibisce in un locale notturno come ballerino. Per rimpinguare i suoi proventi offre i suoi servigi come gigolo a Veronique (Maria Baxa) ed a suo marito Paul (Marco Guglielmi). Veronique scopre che Carlo è innamorato di sua figlia Charlotte (Lilli Carati) e cerca di opporsi con tutte le sue forze al loro matrimonio. L’amore sembra trionfare ma dopo la loro unione Carlo è diventato impotente e riesce a far l’amore solo se c’è del pubblico o qualche voyeur che l’osserva. Schiavo della propria nevrosi, Carlo va a letto con Paul e Veronique ma Charlotte lo scopre. Dopo essersi esibita con lui in un locale notturno in un balletto d’addio ed aver simulato un amplesso, Charlotte l’abbandona.

Film confezionato solo per mettere in risalto la bellezza di Lilli Carati, attrice che prima di passare al filone hard fu una delle regine indiscusse del soft-porno. Il regista sembra non voler sfornare la solita commedia scollacciata e, sin dalle prime scene, prova ad immergere il film in un atmosfera mortifera e decadente. Il protagonista, infatti, si esibisce come ballerino nei locali notturni, con il viso imbiancato per metà di bianco e per l’altra metà di nero e, dopo aver volteggiato per un po’ a passi di danza sulla scena, chiude la sua performance mimando un casto amplesso con la partner di turno. Questi inserti, che si inframmezzano nel corso della narrazione, provano a nobilitare un film che non brilla per l’originalità della trama, né per la sua resa visiva. Dal disastro complessivo va salvata una scena di grande effetto visivo; Carlo è in un droga-party e sotto l’effetto della cannabis, con lo sguardo perso nel vuoto, allucina la sua amata, scambiandola con le altre donne ospiti dell’alcova. Come spesso accade il titolo utilizzato per il mercato italiano pone l’accento più sull’aspetto erotico della vicenda mentre quello sul mercato estero (Un uomo in vendita) fa più esplicitamente riferimento all’attività di gigolo del protagonista maschile.

 

 

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