The butterfly zone Il senso della farfalla

di Luciano Capponi con Pietro Ragusa, Francesco Martino, Giorgio Colangeli, Barbara Bouchet – Italia - 2010

 

Sono lontani i tempi in cui registi come Bellocchio, Faenza, Samperi squarciavano il panorama del cinema italiano con i loro fulminanti film d’esordio. Da allora, sempre con maggiore frequenza, si sono affacciati alla ribalta nuovi registi che hanno cercato di farsi largo e di proporre un proprio stile personale. I  risultati sono stati spesso deludenti e raramente si è gridato alla nascita di un nuovo Autore. A confermare questa ormai inveterata tendenza la farraginosa e sconclusionata pellicola d’esordio di Luciano Capponi.

Immersa in un’atmosfera che oscilla tra il ghost ed il fantasy, il thriller ed il demenziale, “The butterfly zone. Il senso della farfalla” narra di Vladimiro (Pietro Ragusa) e di Amilcare (Francesco Martino), due giovani protagonisti che si ritrovano dopo anni e, per festeggiarsi,  assaporano del vino rosso imbottigliato dal padre di Vladimiro, misteriosamente scomparso. In un baleno i due si ritrovano catapultati nel regno dei morti e ritornati nel mondo reale sono costretti a fare i conti con delle esperienze che vanno oltre il sovrannaturale. Lo script, confuso, intellettualistico e velleitario, ricco di simbologie e di sprazzi onirici, inizialmente rapisce ma poi si sfilaccia irrimediabilmente, perde unità e consistenza e finisce per scatenare gli inevitabili sbadigli dello spettatore. Un film che  disvela i propri limiti estetici già dalla scelta di un cast assolutamente eterogeneo e diseguale; Giorgio Colangeli, Barbara Bouchet, Armando De Razza, Francesco Salvi ed il pugile Patrizio Oliva.   

 

Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 171 Settembre - Ottobre 2011

 

Torna alla Homepage »