Un bacio appassionato (Ae fond a kiss)

 di Ken Loach con Atta Yaquib, Eva Birthistle, Sunna Mirza, Shabana Bakhsh –G.B - 2004 – Durata 103’

 

Casim (Atta Yaquib), un giovane D.J pakistano e musulmano, vive a Glasgow con i genitori ed ha un sogno nel cassetto: aprire una discoteca dove possano entrare tutti, “dal burka al perizoma”, senza alcuna discriminazione religiosa o razziale. Un giorno incontra Roisin (Eva Birthistle), l’insegnante di musica della sorella Takara (Shabana Bakhsh), una ragazza che studia in una scuola cattolica e tifa per i Rangers, la squadra della comunità protestante. Tra Casim e Roisin scocca l’amore ma lui è promesso sposo ad una cugina che vive in Pakistan e che non ha ancora mai conosciuto. Casim sarà costretto a scegliere tra la passione per la giovane donna (bianca e cattolica) ed il rispetto per i riti e la tradizione musulmana.

Dopo Sweet sixteeen e My name is Joe, Loach ci propone un terzo capitolo ambientato nella Scozia dei nostri giorni ma sembra aver perso la sua proverbiale vena caustica e corrosiva. L’idea da cui parte (l’integralismo ed il fanatismo religioso dei cattolici e dei musulmani) non è originale ed in barba al titolo del film non riesce a dar vita ad una vicenda appassionata. Per rendere più appetibile la fruizione della pellicola, Loach dispensa allo spettatore una spruzzatina di sesso, un pizzico di paternalismo ed una fastidiosa rilettura di un mondo (quello islamico), distante milioni di anni luce dalla sua cultura e tradizione. Del film, privo di soluzioni stilistiche apprezzabili, sorprende l’interpretazione del giovane protagonista della pellicola, in grado di trasmettere allo spettatore lo stato di continuo spaesamento per la sua contrastata condizione. Il titolo trae spunto da una ballata del poeta scozzese Robert Burns (accennata all’inizio del film) che narra di due amanti costretti a separarsi dopo essersi scambiati un bacio appassionato. La pellicola è dedicata alla memoria di Martin Johnson, scenografo del film.

 

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