Intervista ad Andrea Renzi  

 

Il cinema è fatto di gocce di sudore che imperlano la fronte del protagonista, di sberle prese in piena faccia, di lame fiammeggianti che splendono nel buio delle notte ma soprattutto di facce. Grazie alla sua estrema duttilità visiva ed alla sua capacità di passare dal registro drammatico a quello ironico Andrea Renzi, ex attore feticcio di Mario Martone è diventato in breve tempo, uno dei volti più intensi del cinema italiano. La sua ultima fatica è “Non prendere impegni stasera”, pellicola diretta da GianLuca Maria Tavarelli, presentata nell’ultimo festival di Venezia nella Sezioni Orizzonti. Un film sui quarantenni, su quei soggetti che sono delle “linee d’ombra” e che lo stesso regista, parafrasando i Jethro Tull, definisce “troppo vecchi per il rock’nroll e troppo giovani per morire”. Renzi, è entusiasta del film e si racconta tutto d’un fiato: “Interpreto un quarantenne che non ha famiglia ma solo un legame precario con una vicina di casa. Rappresentante di commercio soffre di crisi claustrofobiche ed è travolto da attacchi di panico. Per i suoi impegni di lavoro, dovrà attraversare con il suo capo il traforo del Gran Sasso e non avendo grandi strumenti culturali, più che affidarsi ad uno psicoanalista, preferisce andare da una maga che gli propina degli strani amuleti. Nel finale riuscirà a vincere la sua difficile battaglia personale.” Tavarelli alterna con tocco leggero storie struggenti, drammatiche e toccanti e si affida ad un cast di tutto rispetto: Alessandro Gassman, Paola Cortellesi, Luca Zingaretti, Giorgio Tirabassi, Giuseppe Battiston, Donatella Finocchiaro, Francesca Inaudi. Roma, con i suoi squarci e le sue vedute, fa da collante all’intera vicenda. Renzi attualmente sta interpretando una fiction per la RAI su un gruppo di agenti del SISMI che sventa un attentato a Roma e replicherà ad aprile alla Galleria Toledo di Napoli “Magic people show” di Giuseppe Montesano, spettacolo teatrale presentato recentemente al Festival di Benevento e di Ravello.          

 

Corriere del Mezzogiorno - Redazione napoletana de Il Corriere della Sera - 17 settembre 2006

 

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